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Il centro dell'impiego di TermoliTERMOLI _ A scatenare il “terremoto” all’interno del Collocamento cittadino, la denuncia di una giovane termolese che, recatasi davanti gli sportelli per la ricerca di un nuovo impiego, sostiene un colloquio per illustrare i propri requisiti ma, inaspettatamente, si sente rispondere da un dipendente di non rifondere troppe speranze perchè: “lavora solo chi vogliono loro”. Una frase che è stata come un fulmine a ciel sereno per la termolese che si era recata presso il Collocamento piena di speranze per il futuro anche immediato.

Ed invece, davanti a quell’affermazione, si è subito ricreduta decidendo di denunciare quanto appreso ai “quattro venti” affinchè simili situazioni venissero subito bloccate. E così ha inviato una lettera aperta raccontando la sua mattinata all’Ufficio del Lavoro. «Mi sono recata al centro dell’impiego, che io chiamerei ormai il centro delle ”lobby” _ si legge nella sua missiva di denuncia _, prendo il numeretto, entro e primo fra tutti mi accoglie un ragazzo, giovane che mi chiede cosa dovessi fare ed io spiego a lui che volevo controllare se l’azienda per cui lavoravo prima mi avesse definitivamente sganciata ed inoltrare eventualmente domanda di disponibilità immediata al lavoro. Mi manda all’altro tavolo dove mi accoglie un signore che, quasi pigro, pareva ridestarsi da un lungo sonno, ripeto anche a lui la stessa identica formula di un attimo prima all’impiegato più in erba ed così che con fare sempre sonnacchioso l’impiegato in questione si mette all’opera. Tempo di compilare il modulo, stamparlo e farmelo firmare che mi congeda, ma io infervorata dal senso dell’ottimismo mi lancio nel chiedere se ci fossero reali opportunità lavorative. Questa mia domanda strappa un sorriso quasi beffardo all’impiegato dicendomi che, al momento, a raccogliere di più le opportunità lavorative sono le agenzie interinali, che se volevo potevo recarmi in fondo al corridoio nell’ufficio domanda/offerta, dove avrei potuto chiedere maggiori delucidazioni, ma senza troppe speranze perchè sono gli impiegati della “stanza 10” a gestire le opportunità lavorative, perchè ormai si sa, come avviene in un comune posto di lavoro “loro” sanno chi far lavorare e chi no. Touché! Questa proprio non la sapevo, con la presente vorrei che si sapesse e quindi si denunciassero certe situazioni».

Il responsabile del Centro per l’Impiego Vecchiarelli,
interpellato da myNews.iT, annuncia un’indagine interna per verificare l’accaduto ma sottolinea che le “raccomandazioni” o segnalazioni: “sono difficili se non impossibili per come è struttura l’attività del collocamento ovvero gli impiegati della stanza 10 raccolgono le domande di lavoro e, davanti alle richieste dei soli privati, selezionano una rosa di candidati sulla base dei requisiti chiesti per cui la scelta del laureato o diplomato da assumere avviene da parte dell’azienda che, in piena autonomia, decide non l’ufficio provinciale che presenta solo i curriculum degli iscritti che corrispondono a quanto chiesto. Non si tratta di posti pubblici ma solo di privati”.

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