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poliziaauto1CAMPOBASSO. Nel pomeriggio di sabato scorso, la Polizia di Stato di Campobasso ha eseguito la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento e contatto con i familiari, nei confronti di F.A., trentaduenne di questo Capoluogo, emessa dal GIP del Tribunale di Campobasso su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Rossana Venditti. Il provvedimento è scaturito a seguito di intense indagini di polizia giudiziaria svolte dalla Squadra Mobile nei confronti dell’indagato, tossicodipendente, per i delitti di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce reiterate e continuate ai danni dei familiari conviventi.

 
Da anni, l’uomo aveva sottoposto i congiunti non solo a continui maltrattamenti, ma anche a ripetuti atti estorsivi con l’unico scopo di procurarsi denaro per acquistare sostanze stupefacenti. Aveva, quindi, istaurato in casa un vero clima di terrore, arrivando perfino a picchiare la mamma e la nonna, oggi decedute, ed il padre, anche con l’utilizzo di un bastone di legno con la punta in ferro.
F.A. non lavorava e considerava la casa dei genitori come un luogo dove poter dormire, mangiare e pretendere – ogni giorno – la consegna di denaro (dai 20 ai 50 euro), continuando a mettere a repentaglio l’incolumità fisica dei suoi familiari che – inizialmente e per evitare il peggio – avevano anche cercato di assecondarlo.
Sabato pomeriggio, all’arrivo degli agenti, l’uomo rifiutava in un primo momento di uscire di casa chiudendosi in una stanza, ma grazie all’opera di mediazione del personale di Polizia volta a scongiurare più gravi provvedimenti, si convinceva a lasciare l’abitazione.