“La Regione Molise, varando, nell’ottobre 2013 la legge n.15 al fine di prevenire e contrastare ogni forma di violenza ai danni di donne e bambini, ha previsto la possibilità di costituirsi parte civile in tutti i processi celebrati nel suo territorio aventi ad oggetto reati che presuppongono l’esercizio di condotte violente, anche di carattere morale, ai danni delle donne e dei minori di età. E’ per questo che ho presentato una mozione che impegni l’intero consiglio regionale a costituirsi parte civile – nel caso in cui fosse accertata la realtà della presunta violenza – nel processo che vedrebbe la ragazzina di Portocannone, vittima di violenze e abusi, al fine quindi di non lasciare sola la presunta vittima a combattere una battaglia che avrebbe leso i suoi diritti oltre che la dignità di donna e minore; al fine quindi di attuare una legge approvata all’unanimità che tutela e assicura sostegno alle donne vittime di violenza.”
“Si vuole puntualizzare il fatto che non si sta accusando nessuno nè tantomeno si è possessori della verità dei fatti. Nella certezza però di un simile avvenimento la Regione non può stare a guardare inerme ed impassibile ma dovrà attuare tutte le azioni necessarie per contrastare la violenza, così come sancito dalla recente normativa”.