TERMOLI – E’ stato arrestato a Termoli dalla Squadra Catturandi di Foggia e trasferito in carcere a Larino Francesco Pio Sbrocchi, 55enne di Troia, coinvolto nel 1994 in una truffa ai danni del Vaticano nell’ambito del caso legato alla scomparsa di Emanuela Orlandi.
Sbrocchi è stato acciuffato perchè deve scontare un residuo di pena. Gli agenti lo hanno prelevato dopo un lungo appostamento vicino all’abitazione che utilizzava come dimora provvisoria nella periferia della città.
Sbrocchi è divenuto famoso nel 1004 in occasione del sequestro Orlandi, allorquando orchestrò insieme ad una banda di complici, un piano truffaldino per spillare 40 miliardi di vecchie lire alla Santa Sede. Le indagini portarono all’arresto, tra gli altri, di Francesco Pio Sbrocchi, per concorso in estorsione aggravata, conclusasi come tentata truffa ai danni dello Stato di Città del Vaticano.
Sbrocchi, con precedenti penali per truffa, reati contro il patrimonio e millantato credito, da oltre un anno era ospite della Caritas, presentandosi come il ‘segretario particolare’ di don Tonino Intiso. Li, mangiava e dormiva, fino a quando si rese irreperibile. Lui fece da intermediario tra una non meglio precisata organizzazione internazionale ed il responsabile della Caritas diocesana di Roma monsignor Di Liegro per la richiesta di riscatto.
Infatti, la liberazione della Orlandi era sottoposta alla richiesta estorsiva di 40 miliardi di vecchie lire, nonché 150 posti di lavoro nominativi in istituti di credito nazionale. A seguito della diffidenza dell’interlocutore del Vaticano che chiedeva una prova dell’esistenza in vita della giovane Orlandi, il foggiano avrebbe promesso una videocassetta con le immagini di Emanuela Orlandi, in cambio di un anticipo di 5 miliardi di vecchie lire, minacciando che qualora ci fossero stati intralci nella trattativa, l’organizzazione avrebbe fatto trovare morta la giovane Orlandi in Piazza San Pietro.
Della sfortunata ragazza, ancora oggi, non si sa nulla e non si è mai trovata alcuna traccia.
