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TERMOLI – Oltre duemila anni fa, qualcuno, sceso in terra per salvarci, disse “Chi non ha peccato scagli la prima pietra”.

Oggi per quanto sta accadendo alla Sanità regionale ma soprattutto all’ ospedale S. Timoteo di Termoli, vale ancora!

Nessuno della classe dirigente (politici, amministratori dei vari enti locali di ogni ordine e grado, in primis i sindaci) può dire che non sapeva!

Ora invece a disastro avvenuto, e che si presume sia solo l’inizio, tutti a stracciarci le vesti !

ORA È TUTTO PIU’ DIFFICILE!

Tante sono state le proposte, nonché denunce, allarmi, con tutti i mezzi, e incontri promossi dal Comitato San Timoteo sul fattivo rischio di depotenziamento e di chiusura di interi e importanti reparti, che correva l’ospedale di Termoli, unico presidio presente nel Basso Molise per una popolazione di oltre 105.000 residenti e che nella stagione estiva supera i 200.000 per la presenza di turisti, villeggianti e ospiti.

Per memoria e come esempio si ricorda solo l’ultimo incontro tenuto a dicembre 2018, al quale hanno disertato tutti i vertici della regione, dell’ASREM, Parlamentari, Sindaci, consiglieri regionali, comunali

Quanto il Comitato San Timoteo di Termoli ha prodotto nei sei anni di attività è tutto documentato, e riscontrabile sul sito web: www.comitato-san-timoteo.webnode.it

Nicola Felice
Presidente Comitato San Timoteo Termoli

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