TERMOLI _ “Il mercato automobilistico non tira, la domanda di auto è crollata ed è la più bassa degli ultimi 30 anni. Siamo sicuramente preoccupati”. I sindacati metalmeccanici nel giorno dell’avvio di altre 3 settimane di cassa integrazione nella Fiat di Termoli esprimono a chiare lettere timori per l’immediato futuro e perplessità. La situazione si sta facendo più pesante anche nell’impianto termolese che fino ad oggi era stato “toccato” in maniera più soft dalla crisi e che oggi, invece, è stato coinvolto appieno dai “riposi forzati” tanto da scatenare proteste e polemiche in seno ai comparti produttivi.
“Ormai si lavora a singhiozzo _ hanno dichiarato alcuni operai _, tra una settimana di cig e l’altra. Siamo tornati al periodo degli anni ’80-90 quando la c’era ma non a questi livelli. Il futuro è sempre incerto”. E’ iniziata oggi la prima delle tre settimana di “blocco” della produzione che coinvolge gran parte dei lavoratori dello stabilimento automobilistico. Gli operai del cambio C510 e del motore 8 e 16 valvole da ieri sono a riposo ”forzato”.
Gli unici a timbrare il cartellino in fabbrica sono gli addetti al cambio M40. Da oggi fino al prossimo venerdi’ saranno in cig i lavoratori del settore 16 valvole e del cambio C510 mentre gli operai dell’8 valvole resteranno a ”casa” fino a giovedì. Altre due settimane di cassa integrazione sono previste per l’ultima settimana di aprile e la prima di maggio e riguardera’ tutti i dipendenti dell’impianto, circa 3 mila persone.
”Purtroppo siamo in piena recessione _ ha commentato Riccardo Mascolo, segretario regionale della Fim-Cisl -, anche a causa del mercato dell’auto che non tira. Il dato locale rispecchia quello nazionale e naturalmente non è un momento facile”. Intanto la prossima settimana si parte con il rinnovo delle rsu ed è tempo di elezioni in fabbrica. Le organizzazioni sindacali hanno già iniziato la “campagna elettorale”. La Fim-Cisl ha inviato una lettera aperta agli operai mentre nelle ultime settimane si sono tenute diverse assemblee da parte dei responsabili nazionali del settore auto arrivati in città per incontrare personalmente i lavoratori.
