DiMichele-Decaro
I portavoce del MoVimento 5 Stelle in Comune: Nicola Di Michele e Daniela Decaro

TERMOLI – “Questo cimitero non s’ha da fare, nè domani nè mai!”. Se fosse un’opera di Alessandro Manzoni forse questa storia si intitolerebbe così. Correva l’anno 2017, il nostro portavoce e attuale capogruppo Nick Di Michele, all’epoca unico esponente a sedere nei banchi del Consiglio Comunale con il simbolo del M5S, depositava, su istanza di attivisti e cittadini, una mozione con la quale impegnava il Sindaco e la Giunta dell’epoca (amministrazione Sbrocca), ad adottare da subito e predisporre tutte le procedure per la realizzazione di un cimitero degli animali che fosse pubblico e gratuito al fine di consentire a tutti, senza distinzione di censo, di poter seppellire degnamente i propri animali d’affezione.

Approdata in commissione per gli opportuni approfondimenti, alcuni consiglieri comunali sottoscrissero una proposta di delibera di consiglio comunale con oggetto l’approvazione del regolamento per il funzionamento e la gestione del cimitero per animali d’affezione. Una vittoria di Pirro visto che del pubblico e del gratuito rimaneva ben poco, ed invero, l’art. 2 comma 2 del predetto regolamento consente all’amministrazione comunale di concedere in affitto o in comodato ad associazioni o a privati, previo bando pubblico, apposito terreno destinato a tale uso o autorizzare associazioni o privati a destinare al cimitero per animali d’affezione, appezzamenti di terreni di loro proprietà o terreni in affitto (in tutto o in parte) purchè con contratto almeno trentennale.

Qualcuno dirà: “Non ci sono i soldi per seppellire le persone, ci possiamo fare il problema degli animali?”.

Ebbene sì, perché ritengo che i problemi vanno risolti e i fondi vanno trovati quando i progetti sono meritevoli. Ma questa è solo una punta dell’iceberg perché se a giugno del 2019 l’amministrazione disponeva l’avvio di una esplorazione di mercato volta a verificare l’esistenza di operatori interessati alla nascita di un cimitero destinato alla sepoltura di animali di affezione, la stessa amministrazione ha pensato bene di portare all’attenzione del Consiglio Comunale, venerdì scorso 24 marzo, una approvazione variante a PRG per la realizzazione di un cimitero per animali d’affezione con annesso forno crematorio localizzato in via degli Oleandri (difesa Grande) su proposta di un privato.

È bastata una superficiale lettura della documentazione per capire la follia di quell’ordine del giorno che con un colpo di coda è stato poi rinviato in commissione per l’approfondimento. Ma il senso di aver portato quella proposta in Consiglio, qual è? Le carte si studiano prima e non “nel mentre”.

Nella relazione tecnica illustrativa depositata dal privato committente dell’opera, al punto 6, requisiti igienico-sanitari si legge: “…il fabbricato servizi, in cui è collocato anche il forno crematorio, si trova ad una distanza di 13,71 m dal fabbricato residenziale più vicino. Il punto di emissione dei fumi dell’incenerimento è posto verso il prospetto principale del fabbricato servizi, quindi ad una distanza di 20,75 m dal fabbricato residenziale più vicino”. Orbene, alla luce di quanto si legge, o riteniamo che i forni crematori non emettano sostanze inquinanti e quindi la vicinanza alle abitazioni non sia pericolosa per la salute oppure se correttamente li classifichiamo anche alla luce della Sentenza del Consiglio di Stato n° 14 del 3 gennaio 2022 come industria insalubre di prima classe allora comprendiamo quanto l’emissione dei fumi sia pericolosa per l’ambiente e la collettività in quanto essa è costituita da polveri, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti.

A tale proposito il Testo Unico delle leggi sanitarie (Regio Decreto 27/7/34, n. 1265, art. 216) recita quanto segue: “La prima classe comprende quelle strutture che devono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni. Per le attività classificate come 1ª classe è necessario ottenere l’autorizzazione alla permanenza nell’abitato, che viene rilasciata qualora il titolare dimostri che sono state introdotte le migliori tecnologie per non recare danno alla salute e molestia al vicinato”; le suddette condizioni valgono sia per quanto riguarda gli impatti derivanti direttamente dal funzionamento dell’impianto, sia per quanto riguarda l’intera attività accessoria (trasporto, stoccaggio, ecc.). È lo stesso regolamento comunale n. 8/2018 a stabilire che occorre prevedere una fascia di rispetto cimiteriale estesa a 50 mt dal perimetro del cimitero con conseguente applicazione di una serie di restrizioni e vincoli circa l’utilizzabilità delle aree interessate.

Ciò che sconvolge è che la variante è stata portata in Consiglio nonostante due note della Provincia di Campobasso di cui il nostro Sindaco è Presidente, in cui nella prima si legge: In riferimento alla nota in oggetto si comunica che la Provincia di Campobasso non può rilasciare Autorizzazione Unica Ambientale in quanto la procedura non è stata eseguita secondo le modalità previste dal combinato disposto ai sensi dell’art. 78 del DPR 160/2010 e all’art. 4 commi 4 e 5 del DPR 59/2013”, mentre nella seconda si richiama la predetta nota e si aggiunge che : “…il rilascio dell’ AUA potrà essere richiesto ai sensi dell’art. 3 del DPR n. 59 del 13.03.2013 in attesa del procedimento per l’acquisizione di atti di assenso e pareri propedeutici al permesso di Costruire”.

L’Arpa dava parere favorevole ma limitatamente alle valutazioni sulla componente geologica e acque sotterranee così come il Settore III del Comune dava nulla osta con prescrizioni ritenendo di indicare che per il perfezionamento della procedura di rilascio del titolo abilitativo è necessario osservare l’art. 3 del Regolamento sul cimitero degli animali attualmente vigente il quale dispone che l’iter di approvazione del progetto e della relativa variante è quello indicato dall’art. 8 del DPR 160/2010.

Alla luce di quanto si è detto che senso ha riportare il progetto in Commissione? Per spendere altri soldi pubblici in gettoni di presenza? No grazie. Il progetto così com’è non s’ha da fare detta alla Manzoni, punto e basta. Sono tra i fautori della realizzazione di un cimitero per gli animali d’affezione ma ciò deve avvenire nel rispetto delle norme per garantire e salvaguardare la salubrità dell’ambiente e la salute collettiva, di un cimitero pubblico e gratuito affinchè TUTTI possano seppellire i propri animali d’affezione e non solo “i ricchi” perché come diceva il Principe de Curtis, in arte Totò: ‘A morte ‘o ssaje ched”e?…è una livella.

Daniela Decaro
Consigliere Comunale Termoli M5S e vice Presidente del Consiglio

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