Termoli sta finendo nel… Tunnel dell’ignoranza.
TERMOLI – A causa di un gruppo di politici velleitari, ambizioni e opportunisti, dobbiamo vedere andare i nostri giovani artisti a rappresentare i loro spettacoli a Guglionesi. Pare che a Termoli ci sia SOLO IL PROBLEMA DEL TUNNEL! E mentre si perde tempo a contrastare l’Amministrazione se “fare o non fare ‘sto benedetto Tunnel”, si blocca tutto il resto delle altre attività culturali. 
Con due locali fuori uso, il Lumière, che da anni è chiuso e non si sa il perché e il fatidico Adriatico da ristrutturare (e con progetto approvato),  da oltre trent’anni di Termoli, la perla dell’Adriatico e del Molise, ‘u pajèse cchjù bèlle du’ munne, non è rimasta nemmeno la…”conchiglia” e sta diventando una lurida  ”cozza”.  Una vera vergogna!  Il paese è  finito ad essere surclassato da un pesino dell’interno – con tutto il rispetto per Guglionesi, anzi, un plauso all’amico Fulvio – l’unico che possiede una sala cinematografica.
Siamo stufi! Diciamo BASTA a tutto ciò, causato dal blocco indefinito del progetto della Termoli Futura che prevede anche un AUDITORIUM oltre al benedetto Tunnel, un teatro all’aperto e dei parcheggi!  E basta con questo Tunnel.  BASTA, BASTA, BASTA! Andiamo oltre! Usciamo e vedremo finalmente cosa c’è al di là del tunnel È DIVENTATO SOLO UN PROBLEMA POLITICO! Dietro tutto questo bailamme di discorsi e di opposizione c’è solo la corsa all’accaparramento di “quella” poltrona e del potere: il Potere per il Potere!

E a Capo di tutti questi eventi c’è il nuovo partito di Beppe Grillo, ex comico e ormai politico arricchito fondando il “partito degli sfigati”.  Gira infatti, contro il Movimento, una voce e una proposta operativa sponsorizzata da un partito d’opposizione al M5S.

Quest’estate, sulle nostre spiagge, i maligni dicono che, forse sarà venduta una nuova bevanda. Imbottigliata  a Roma e venduta anche a Termoli,  prodotta da una ditta che fa politica a tempo perso contro il  Movimento. La bibita, a differenza di quanto dice l’etichetta, non somiglia affatto a quella che una volta facevano Salerno e Casolino. Infatti è senza gas, cioè è sgasata. Quel poco che aveva all’inizio è “sferteuite” (per i non termolesi vuol dire che “non ha più gas”, è senza bollicine).

Metere 5StelleGazzosa

Il logo, dicono sempre i più maligni,  mostra una bottiglia con “ETICHETTA  M5S” poggiata e seduta su una comoda  poltrona di pelle umana”, come in  un manifesto di Andy Warhol.  Il “Movimento Cinque Stelle” termolese, la troverà certamente molto originale e consona  al proprio programma politico.

L’unico scopo che hanno quasi tutti i pentastellati è proprio quello di occupare le poltrone del comando; vogliono, in buona sostanza, il potere che in questo momento è detenuto dal sindaco del paese rivierasco. Per ottenere il quale si servono di Soloni della Politica e della Cultura. Hanno reinventato la partecipazione di quei pochi popolani istituendo manifestazioni ludiche e ricreative a base di panini, coca cola e la fatidica gazzosa “Cinghe Stelle”. 

Il panem et circenses, insomma, ha sempre un buon riscontro nella gente. Ad esse partecipano poeti, cantanti e oratori che fanno comizi  su come si fa a fare carriera e detronizzare il tiranno. È una nuova categoria di politici assetati di…gazzose…oh, pardon, di potere che non perde l’occasione per mettere alla berlina chicchessia pur di andare ad occupare “quella” poltrona. Gli avversari e quelli che la pensano diversamente, non vengono affatto considerati  ma letteralmente “snobbati”.  In effetti,  alla fine di ogni manifestazione, avendo bevuto tante “gassose sgasate”, i pentastellati  si sentono sgasati anche loro! 

Un po’ fanno pena e un po’ fanno rabbia. Passerà anche questa!  E quando il cielo  si schiarirà e le “Cinque Stelle” cadute così rovinosamente sulla terra riprenderanno il loro posto in un nuovo firmamento politico ripulito da ambizioni e ipocrisie, anche Termoli ne avrà beneficio. Ritorneranno in auge le due gazzose classiche,  richieste …sin dal mattino: gazzosa Salerno e gazzosa Casolino!
A loro, al M5S, dedico questo sonetto endecasillabo composto alla maniera del Belli (in cauda venenum).
Saverio Metere

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Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.

4 Commenti

  1. ragioniere
    Egregio signor Metere. Evviva il comitato SI TUNNEL. Mi complimento per la sua democratica elezione a coordinatore del suddetto comitato e anche a poeta di corte. Come ha fatto Bondi con Berlusconi. Però guardi meglio il progetto che non è solo un buco di cento metri ma una bella speculazione immobiliare alla faccia dei termolesi addormentati!

    • tony carnevale
      Ho Sempre sostenuto la costruzione del tunnel Quindi mi sono auto eletto coordinatore, visto che nessuno ancora lo faceva. Ce ne sono, comunque, tanti altri che la pensano allo stesso modo. Per quanto riguarda la definizione di ” poeta di corte”, proprio non mi si addice. Si aggiorni e si informi sulla mia BIOGRAFIA LETTERARIA e si renderà conto che io non sono e NON SARO’ MAI LEGATO A NESSUN CARROZZONE POLITICO! Avrebbe dovuto già farlo prima di scrivere. Riguardo al progetto, lo conosco benissimo, alla perfezione. Non sono d’accordo su tutto. Va rivisto e contestato almeno al 40%. Ma questo si può fare solo con una serena trattativa con l’impresa e alla presenza dell’Amministrazione Comunale. Il 7 di Agosto sarò alla Scalinata del Folklore con una delle mie opere che lei definisce da “poeta del coro”. Mi venga a trovare e le sarò più preciso. In attesa di una sua visita chiarificatrice, la saluto. Cordialmente.

  2. ragioniere
    Caro Metere
    Lei è certamente un bravo poeta e un buon architetto ma mi pare molto ingenuo se pensa di poter discutere del progetto con l’impresa. Quelli dell’impresa e molti del comune non sono dei sognatori come Lei e si sono fatti i conti per arraffare tutto quello che possono da questa gallina dalle uova d’oro che è il progetto del tunnel. I veri guadagni sono nel cinema, appartamenti, negozi. Perché dovrebbero rinunciarci? …

  3. tony carnevale
    Egregio, più di una volta ho scritto che la cosa più importante è quella di andare alla trattativa con l’Impresa. Io, diversamente dagli altri, sono ottimista. All’Impresa conviene concludere e iniziare i lavori. Verrà retribuita in base all’entità dei lavori che svolgerà. Io stesso, se il Comune me lo chiede, posso essere presente alla trattativa dopo aver contattato i vari tecnici del comune e delle associazione di Termoli. Ho intenzione, molto presto, di fare una conferenza sul problema “Tunnel”. Non sono un poeta sognatore ma pratico. Le mie “poesie” sono polemiche e non fanno sognare. Potrebbero, piuttosto, essere degli incubi. Ho dedicato molto tempo della mia professione all’urbanistica dell’hinterland milanese. Ti aspetto il giorno 7 agosto. Ascoltando il mio poemetto, ti renderai conto che non è molto tenero con la situazione che si è creata a Termoli, sin dall’epoca della Democrazia Cristiana. Ti saluto e a presto.