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La Termoli Jet
La Termoli Jet
CAMPOBASSO – Colpo di scena nella prima udienza del processo sul Termoli-Jet il catamarano veloce che ha collegato il porto di Termoli con la croazia. Annullato il rinvio a giudizio dei 10 indagati per cui gli atti tornano dal Gup. E’ stata un’udienza al cardiopalma quella andata in scena oggi in Tribunale a Campobasso per l’avvio del processo. Nemmeno il tempo di procedere con le questioni preliminari che è stata stralciata la posizione dell’ex Assessore regionale Gianfranco Vitagliano per un mancato recapito di una ricevuta di una raccomandata. Di conseguenza la sua posizione sarà oggetto di una specifica udienza rinviata nel prossimo mese di luglio mentre per tutti gli altri gli atti sono da rinviare al Gup. Infatti il giudice ha considerato: “nullo il decreto che ha disposto il giudizio e trasmissione degli atti al Gup”. Di conseguenza con la prescrizione che è ormai agli sgoccioli, il processo, di fatto, è già “saltato” visto che alla fine dell’anno di prescrive anche il reato di truffa mentre gli altri due abuso d’ufficio e falso ideologico sono già prescritti.

La Procura della Repubblica di Campobasso a luglio 2011 aveva chiuso le indagini notificando gli avvisi ad 11 persone, indagate dagli inquirenti in merito alla gestione dell’imbarcazione. Le persone coinvolte nell’inchiesta coordinata dal Pm Fabio Papa furono: il Presidente della Giunta Michele Iorio con alcuni esponenti della Giunta regionale del 2005, firmataria della delibera con la quale veniva concesso un finanziamento di 7 milioni ed 800 mila euro al gruppo Larivera di Termoli. Tali fondi utilizzati per l’acquisto dell’imbarcazione sono finiti nel mirino della Procura del capoluogo campobassano a seguito di violente polemiche politiche. Gli esponenti dell’allora esecutivo regionale sono: Antonio Chieffo, Rosario De Matteis attuale Presidente della Provincia di Campobasso, Filoteo Di Sandro, Michele Picciano ex Presidente del Consiglio regionale e l’ex assessore al bilancio Gianfranco Vitagliano. Con loro è stato destinatario dell’avviso di conclusione indagini anche l’imprenditore Giuseppe Larivera, il fratello Paolo ed il dirigente della Regione Domenico Pollice. Rispetto alla prima fase delle indagini preliminari in cui erano state interessate dagli accertamenti circa 17 persone, al processo sono state rinviate 10 persone. Ora si riparte daccapo.

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