TERMOLI – La Regione Molise, come soggetto che ha subito un danno, cosa intende fare nella questione Termoli jet? Tutti voi lettori avete sicuramente memoria della questione del catamarano costato 8 milioni di euro acquistato con i soldi dell’art. 15 quei fondi che dovevano servire alla ripresa produttiva dopo il terremo. Passano gli anni ma pare che il catamarano non è servito alla ricostruzione, e la Corte dei Conti ha quantificato un DANNO PER LE CASSE DELLO STATO DI 6 MILIONI DI EURO.

 

Il tempo passa e quello che orde di giuristi definiscono “l’indulto dei ricchi” sortisce il suo effetto ovvero sono prescritti i reati di abuso d’ufficio e falso ideologico, rimane  in piedi il capo di imputazione più grave, la truffa (anche qui l’indulto dei ricchi è alle porte dato che ad ottobre sarà di fatto impunito).

Fin qui “tutto normale”, proprio così tutto normale perché in Molise ormai pare che tutto sia normale, in fondo cosa è successo di grave? L’ex Presidente della Giunta regionale, nonché commissario per la ricostruzione nel post sisma, già condannato in secondo grado per abuso d’ufficio in un altro procedimento, quello relativo alla questione Bain & Co. è attualmente imputato per una presunta truffa da sei milioni di euro.

Un fatto che produce un danno che può rivestire una duplice valenza ovvero può essere allo stesso tempo configura un illecito penale e un illecito civile, ma l’ex Governatore con una abile manovra aveva aggirato l’ostacolo, la Giunta deliberò che di volta in volta si sarebbe dovuto valutare l’opportunità di costituirsi parte civile in un processo penale, fino a quando qualche giorno fa una nuova delibera di Giunta questa volta del neo Presidente Frattura l’ha di fatto abrogata.

Noi abbiamo colto con piacere questa notizia, anzi, con entusiasmo. Ci sembrava un atto dovuto e importante,  ma sono bastati pochi giorni per la doccia fredda, quando è arrivato il momento in cui costituirsi parte civile nel procedimento Termoli-jet la Regione cosa fa? Non si costituisce?

Ma vediamo un po a cosa serve la costituzione di parte civile, anche se crediamo che la super esperta Carmela Lalli giurista e consulente del neo Presidente Frattura, l’avvocato dai lautissimi compensi 65.000 euro circa per sei mesi, può molto meglio di noi, comuni mortali, ragguagliare il Presidente sulla opportunità di questo atto.

  • Chiedere un risarcimento in sede penale e avanzare istanza per l’ottenimento di una cd. PROVVISIONALE ovvero una “quota” del risarcimento liquidata dal Giudice già al termine del primo grado del processo;
  • Essere effettivamente rappresentata nel processo da un difensore che ne curi gli interessi attivamente;
  • Depositare una propria lista testi;
  • Esercitare – accanto a quella pubblica – l’accusa privata senza limitare la possibilità di apportare in giudizio elementi che corroborino in aula la responsabilità dell’imputato;
  • Controinterrogare – a mezzo del proprio difensore – i testimoni citati dalla difesa dell’imputato.

Presidente Frattura, ci rivolgiamo a Lei come faremmo ad un padre di famiglia e Le diciamo che i molisani non possono aspettare e, dato che siamo ancora nei termini, perché il tutto è stato rinviato al GUP (Giudice per l’udienza preliminare), chiediamo alla Giunta di compiere quell’atto dovuto oltre che etico di costituirci parte civile nel procedimento Termoli jet.

Chiediamo questo con forza, ricordando che i danni sono danni tali che non riusciamo nemmeno a quantificarli dato che questi fatti hanno gettato un innegabile discredito sulla nostra terra; forse l’atto di costituirsi parte civile potrebbe rimediare almeno in parte alla perdita d’immagine subita dal Molise e da tutti i molisani, venuti alla ribalta delle cronache nazionali troppe volte solamente per quelle vicende tristemente note a tutti.

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