TERMOLI – Speravamo di sbagliare su quanto avevamo preannunciato, all’incontro pubblico tenuto al Cinema ODDO di Termoli il 20 settembre u.s., al Presidente-Commissario Frattura, cosa sarebbe accaduto alla programmazione sanitaria regionale. Da allora ad oggi, visto le ulteriore proposte e gli esiti negativi avuti, purtroppo i fatti, finora, confermano le nostre previsioni; manca solo l’ultimo atto: quello della nomina di un nuovo Commissario ad acta in sostituzione dell’attuale nostro Presidente Frattura.
Oggi nell’esaminare la nuova proposta integrativa del P.O. 2013-2015 adottata dal Presidente-Commissario Frattura con il DCA n° 21 del 4 giugno u.s. inviata a Roma al tavolo tecnico per la validazione nella seduta del 18 giugno p.v., si riscontra la quasi totale conformità a quanto previsto dal citato PSR 2013-2015 del Dr. Filippo Basso. Si riscontra il cambio di giudizio da parte del Presidente Frattura, forse costretto a “piegarsi” alle richieste da parte degli organi burocratici centrali e/o cosiddetti “poteri forti”. Ad oggi, dopo sette anni dall’inizio del Piano di rientro, non esiste alcun atto di programmazione sanitaria valido ed efficace. Con il sistema sanitario attuale, in assenza di qualsiasi atto di indirizzo politico o gestionale, “ si naviga a vista”, e si continua a produrre solo: disavanzo economico, crescita dei disagi al personale e disservizi ai cittadini, quindi il peggioramento della qualità complessiva del servizio.
Dalle manifestazioni di dissenso, che si registrano da parte dei Comitati, Associazioni, Sindaci, ecc… non si potrà continuare a disattendere quanto viene sollecitato dai cittadini. Il Comitato San Timoteo propone all’attenzione di tutti alcune idee, utili per un confronto, e alla stesura dei nuovi atti programmatori sulla sanità, capaci di: • Superare il sistema di programmazione sanitaria finora attuato e finalizzato solo al controllo della spesa sanitaria e non anche alla capacità di governo del sistema sanitario. • Garantire il rispetto e il riequilibrio dei servizi e dei LEA, in funzione del fabbisogno reale di salute dei cittadini sull’intero territorio regionale con un servizio sanitario, territoriale ed ospedaliero, efficiente ed efficace. Un sistema unico di assistenza a rete sia delle strutture pubbliche che private accreditate. • Garantire la qualità delle prestazioni sanitarie erogate dal sistema pubblico attraverso un sistema di verifica e controllo dei risultati rispetto agli obiettivi, con una valutazione esterna e con un indice di soddisfacimento della utenza.
• Disporre con immediatezza ogni atto e iniziativa per ottenere lo sblocco del turn over per potere assumere nuovo personale e/o la stabilizzazione di quello precario. • Stipulare gli accordi di programma con le regioni confinanti, al fine di poter potenziare i presidi ospedalieri di confine, per garantire e migliorare i servizi ai cittadini, ridurre la mobilità passiva e ottimizzare quella attiva. • Potenziare il sistema di emergenza su tutto territorio. Massima attenzione alla medicina territoriale e alla diagnostica, vero “affare economico” e fonte di grande spesa, attualmente totalmente appannaggio delle strutture private. Programmare, investire e realizzare con fonti e tempi certi nelle strutture pubbliche territoriali. Questa è un’altra strada maestra per ridurre la mobilità passiva e quindi il disavanzo.
• Rete ospedaliera: trasferimento della Fondazione GPII a Larino e integrazione con gli ospedali San Timoteo e Vietri. Per la rete ospedaliera, è indispensabile un riequilibrio, in linea con il valore nazionale del 20% ai privati, tra la presenza delle strutture private e quelle pubbliche. Il basso Molise presentando solo strutture pubbliche (San Timoteo e Vietri), è stato da sempre penalizzato sin dal 2007 con i vari tagli di posti letto, la riduzione e eliminazione di interi reparti. Per porgere fine a questa ingiustizia, proponiamo lo spostamento della Fondazione GPII con le attività complesse e di specializzazione, nella sede dell’ospedale Vietri di Larino, integrandosi con l’ospedale San Timoteo e lo stesso Vietri, evitando la duplicazione: il San Timoteo, con posti letti per acuzie; il Vietri, con posti letto pre e post acuzie.
La soluzione dovrà essere supportata da una analisi tecnico-economica tenendo conto che i locali del Vietri potranno essere assegnati alla Fondazione GPII in comodato d’uso gratuito, mentre quelli di proprietà della Fondazione a Campobasso potranno essere utilizzati dall’ospedale Cardarelli e dalla Facoltà di Medicina dell’Università del Molise. Ciò dovrà essere sostenuta da una giusta definizione economica che tenga conto di vari fattori: costruttivi, economici, contenzioso in corso con la Fondazione GPII, ecc… Non meno importante è ricordare che l’intero complesso ospedaliero di proprietà della Fondazione GPII è stato realizzato per la quasi totalità con fondi pubblici destinati dal Governo nazionale alla Regione Molise.
Simulando la soluzione che si propone, con gli stessi posti letto assegnati nell’ultima versione del P.O. che prevede: 1.160 posti letto complessivi di cui 940 P.L. per acuzie (circa 3,0 x 1000 abitanti) e 220 P.L. post acuzie (circa 0,7 x 1000 abitanti) valori rispondenti a quelli assegnati dal SSN; di cui n° 731 P.L. assegnati alle strutture pubbliche, pari a circa il 63%, e i restanti n° 429 P.L. assegnati alle strutture private accreditate, pari a circa il 37%. Per le aree territoriali di ottiene:
• Area 1 Centrale (Campobasso-Boiano) per una popolazione di 128.270 abitanti: 453 P.L. (416 per acuzie,circa 3,2×1000 ab., e 37 post acuzie,circa 0,3×1000 ab.); • Area 2 Alto Molise (Isernia-Venafro-Agnone) con una popolazione di 88.694 abitanti: 389 P.L. (249 per acuzie,circa 2,8×1000 ab., e 140 post acuzie,circa 1,6×1000 ab; • Area 3 Basso Molise (Termoli-Larino) con una popolazione di 102.816 abitanti: P.L. 318 (275 per acuzie,circa 2,7×1000 ab., e 43 post acuzie,circa 0,4×1000 ab.
La soluzione consente un riequilibrio, tra le tre aree territoriali, della dotazione dei posti letto per acuzie con valori tra loro non di molto discostanti e prossimi a quello definito dal SSN di 3 posti letto per ogni 1000 abitanti. La nostra proposta, che solo apparentemente può apparire dirompente, è l’unica vera novità in un piano di riassetto della sanità regionale che per anni si è attorcigliato su sé stesso e che ha visto la politica, che forse non voleva scontentare nessuno, finire, non decidendo, non solo con lo scontentare tutti, ma, soprattutto, con il far precipitare il servizio pubblico nel baratro dell’inefficienza senza dare alcuna prospettiva al cittadino molisano. Il Comitato è fiducioso nel ritenere condivisili le idee indicate, come pure pronto anche a ricevere giudizi contrastanti, purché siano ben argomentati e in sostituite con proposte migliori che garantiscano servizi efficienti per tutti i cittadini molisani. Nello stesso tempo il Comitato continuerà ad aderire ad altre iniziative che saranno intraprese da altri Comitati Associazioni, enti, ecc, a tutela della salute.
Nicola Felice Presidente Comitato San Timoteo