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Maria Teresa D’Achille
ISERNIA _ Il consigliere comunale dell’Italia dei Valori, Maria Teresa D’Achille, ha presentato una interrogazione sul servizio Suap da discutere nel corso del prossimo Consiglio comunale. In merito, si chiede di conoscere quali siano le problematiche e le responsabilità politico-amministrative che non hanno permesso, a distanza di molto tempo, il potenziamento e l’ampliamento del servizio Suap anche in considerazione delle nuove funzioni che sono state attribuite allo stesso dalle norme vigenti, nonostante le richieste effettuate dai responsabili del servizio sin dal 2008.

Nell’interrogazione, poi, si vuole conoscere le motivazioni che ancora non hanno consentito la discussione e l’approvazione dello schema di convenzione del servizio Suap in Commissione consiliare e in Consiglio comunale; le motivazioni che hanno determinato l’assegnazione dell’incarico di dirigente del Suap all’attuale capo del V Settore e le modalità che sono state previste per l’accorpamento dell’Ufficio Commercio al Suap.

Il Suap, voluto dall’allora Giunta comunale di centro-sinistra e reso operativo nel 2000, è stato il primo sportello per le attività produttive realizzato in Molise e tra i primi nel centro-sud Italia ma a distanza di più di dieci anni non è stato potenziato. Il Suap, infatti, concepito inizialmente come semplice sportello doveva divenire una vera e propria struttura comunale con funzioni strategiche (esercizi di somministrazione, esercizi di vicinato, commercio su aree pubbliche, ecc).

Il Suap di Isernia è stato accreditato fin dal gennaio 2011 presso il Ministero per lo Sviluppo economico ed è quindi abilitato ad esercitare le funzioni che gli sono proprie. Da circa un anno la Giunta non ha provveduto a fare esaminare dalla Commissione competente e successivamente ad approvare in Consiglio comunale la bozza di Convenzione che è stata predisposta dall’Ufficio nel settembre 2010. La Convenzione regola tutti i rapporti tra il Comune di Isernia e i Comuni che si convenzioneranno compresi gli oneri e le funzioni che verranno trasferite dagli altri Comuni al Comune capoluogo e la cui approvazione scade il prossimo 30 settembre. Le responsabilità di questo enorme ed inspiegabile ritardo e del conseguente blocco sono soprattutto di natura politica a causa dei contrasti all’interno della Giunta comunale. Infine, in merito all’accorpamento dell’Ufficio Commercio non si è tenuto conto delle modalità di gestione anche in considerazione del personale dipendente.