TERMOLI – “L’Africa nel Cuore“, il libro di cui è autrice la giornalista Antonella Salvatore, è tra i vincitori del Concorso internazionale di poesia e narrativa “Europa in versi”, organizzato dalla Casa della Poesia di Como. Il volume, dedicato alle storie dei bambini soldato nella Repubblica Centrafricana salvati dalla missionaria molisana, Suor Elvira Tutolo, è giunto al terzo posto.
Poeti e scrittori italiani e stranieri arrivati da varie redioni d’Italia e Paesi d’Europa ma anche da America, Afganistan e America latina, si sono ritrovati a Como nell’ambito della Rassegna Internazionale di narrativa, poesia e prosa “Europa in versi”.
La manifestazione è curata dalla Casa della Poesia di Como che vede come presidente la poetessa e giornalista Laura Garavaglia. A Villa Gallia, una dimora storica situata lungo la bellissima passeggiata che costeggia il lago, si è svolta la cerimonia conclusiva.
Tra i presenti, come finalista, Antonella Salvatore con il suo libro:“L’Africa nel cuore”.
Millenovecento le opere approdate al concorso tra poesia e narrativa edita e inedita, oltre mille autori da italia, Europa e resto del mondo.
“La vita ci riserva delle sorprese incredibili. Partecipare alla cerimonia finale in questo luogo bellissimo insieme a poeti e scrittori dell’Afganistan, Spagna, Russia, Corea del Sud, Stati Uniti, è un sogno che si avvera – commenta -. In questo momento indelebile della vita, con me c’erano le storie dei ragazzini salvati in africa e il coraggio di Suor Elvira. È stato un onore essere premiata dal Presidente della giuria del concorso di Narrativa, Luciano Monti e dal biofisico di Kabul Wahidullah Saydi, quest’ultimo riuscito a fuggire dopo essere stato picchiato in aeroporto dai talebani. Un grazie alla direttrice del Festival Europa in versi, la poetessa e giornalista Laura Garavaglia e a chi ha avuto fiducia in me, nell’avventura di scrivere storie di bambini martoriati dall’infanzia di cui nessuno conosceva l’esistenza al di fuori del loro villaggio nella Repubblica Centrafricana. Dedico questo riconoscimento proprio a loro e, naturalmente, a chi li ha salvati: la coraggiosa missionaria termolese Suor Elvira”.