COLLETORTO_ “Sono rimasta stupita, perplessa, esterrefatta, addolorata dalla sentenza. La Corte ha fatto delle premesse che portavano ad altra decisione”. Carmela Ferrante, moglie di Antonio Borrelli, ex Sindaco di San Giuliano di Puglia, madre della piccola Antonella morta in quel maledetto 31 ottobre del 2002 con il crollo della scuola “Jovine”, è a dir poco affranta dalla sentenza di condanna del marito consistente in 2 anni ed 11 mesi di reclusione con il beneficio dell’indulto.
In lacrime la donna ha dichiarato di essere stata colpita ben due volte da questo dramma infinito accaduto a San Giuliano: la morte della figlia ed ora la condanna del marito considerato tra i responsabili del disastro dove è deceduta la loro primogenita. Una vicenda a dir poco paradossale quella che sta vivendo la famiglia Borrelli in queste ultime ore.
A peggiorare la situazione, la provvisionale che i condannati in secondo grado dovranno versare entro breve tempo, presumibilmente tra circa tre mesi. Carmela Ferrante così come il marito Antonio Borreli rischia il pignoramento di tutte le proprietà compresi i mobili ed oggetti di valore. “Questa provvisionale da pagare che consiste in circa 150 mila euro da versare entro breve tempo prima di poter adire il terzo grado di giudizio, la Cassazione, ci ha sbalordito”.
Per Antonio Borrelli il giorno del dolore non è stato quello di ieri ma il 31 ottobre del 2002 il giorno in cui morì la figlia. Per la moglie dell’ex amministratore che ora vive a Colletorto fino ad oggi: “non si è contribuito a fare luce su questa tragedia. Non mi sento di avere dato giustizia a mia figlia che come gli altri bimbi morti nel crollo non c’è più. A mio avviso in quest’ultimo processo non si è lavorato per cercare la verità”. Profondamente addolorata la famiglia la quale ha sottolineato come questa situazione sia devastante a livello psicologico. La Ferrante aggiunge: “Non capisco perchè mio marito sia stato condannato, quali sono le sue colpe in questa storia. Aspettiamo con ansia le motivazioni che ci saranno tra 90 giorni”.
Il ricorso è stato già annunciato dal penalista Fabio Del Vecchio, difensore di Borrelli. “Confido nella Cassazione perchè la documentazione, gli atti parlano chiaro” ha detto Del Vecchio che non concorda con la decisione della Corte di Appello di Campobasso. Il dramma della scuola ha segnato per sempre l’intera comunità di San Giuliano di Puglia colpita sin nel profondo dalla morte dei 27 bambini e della maestra Carmela Ciniglio. Una tragedia dalla quale non si è più ripresa.