Mi trovavo in giardino per pulire il piccolo pezzo di terra davanti casa quando ho sentito degli spari in pieno giorno. Impaurita mi sono rifugiata in casa. L’episodio però si è ripetuto più volte e mi sono barricata in casa per paura di essere colpita da qualche pallottola vagante”. E’ l’incredibile denuncia di alcune famiglie di Contrada Ponte Tamburro di Termoli che, spaventate dalle possibile conseguenze della brutta situazione, hanno chiesto l’intervento della Guardia forstale.

Inizialmente abbiamo pensato le cose più terribili di questi spari, anche un regolamento di conti ma poi ci siamo resi conto che si tratta di cacciatori. La presenza in Contrada Ponte Tamburro di un bel bosco vicino al quale sorgono le nostre residenze rappresenta una calamita per i cacciatori nonostante qui vige l’assoluto divieto di caccia proprio per la presenza di ville ed

appartamenti _ hanno aggiunto gli abitanti del posto _. Non si può cacciare vicino una zona abitata e questo è ben specificato nelle leggi in vigore oltre al fatto che in questo bosco è vietata proprio la caccia ma qualche cacciatore non sembra importarsene”.

Un vero e proprio coro di proteste quello che si eleva nella zona periferica della città dove a gran voce si chiede l’intervento della Guardia Forestale di Petacciato, già contattata telefonicamente.

E’ effettivamente pericoloso per noi e per i nostri figli stare in giardino o semplicamente con le finestre aperte per la paura di essere raggiunti da colpi sparati da qualche cacciatore folle che insiste a venire in questa zona _ hanno detto ancora alcune famiglie _ per tale motivo abbiamo chiesto maggiori controlli allla Forestale prima che accada qualcosa. Così non si può andare avanti”.

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2 Commenti

  1. Ma quali cacciatori!
    Scrivo non per difendere la categoria, alla quale mi onoro di appartenere da oltre 40 anni, ma per far riflettere quei cittadini e non farli generalizzare oltre misura. Intanto la caccia è chiusa il 31 gennaio di ogni anno e nessuno può esercitarla. In seconda battuta deve essere detto che quella zona è destinata al ripopolamento e cattura della selvaggina, quindi del tutto preclusa alla caccia, anche quando è aperta. Stando così le cose, la persona, o le persome, che hanno sparato altri non sono che bracconieri, gente al di fuori della legge che non può e non deve essere considerata “cacciatore”. Delinquenti comuni che meritano di essere arrestati dal momento che violano la legge commettendo un reato: “Furto aggravato ai danni dello Stato”. Il cacciatore, di contro, è uno che le leggi le rispetta e che ci tiene a proteggere sia l’ambiente che la fauna. E smettiamola una buona volta a parlar male di una categoria che ogni anno è sottoposto a verifica del proprio certificato penale e non solo!!!