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TERMOLI – E’ stata una giornata dell’epifania particolare per centinaia di bimbi del Basso Molise riusciti ad avere l’agognata calza della befana grazie alle volontarie della Croce Rossa di Termoli. Le patronesse, già dalle 9 del mattino del 6 gennaio, erano pronte con i doni da regalare alle numerose famiglie seguite dall’associazione.
I volontari “area 2” hanno preparato oltre 100 calze piene di giochi e dolci donate tutte ai piccoli fino a 10 anni che si sono presentati ieri mattina nei locali di Piazza Olimpia.
Complessivamente sono 1.500 le famiglie assistite della Cri della città, molte delle quali residenti in zona ed altre provenienti dai centri del litorale e dai paesi dell’hinterland costiero.
I pacchi sono stati preparati grazie ad una raccolta di alimenti condotta in diversi supermercati della città. “Come ogni anno abbiamo preparato numerose calze e giocattoli in occasione della festa dell’Epifania – ha dichiarato la responsabile della Cri di Termoli, Anna Lucia Presutto –. Sono state riempite quasi 100 calze con prodotti offerti da vari negozi tra cui alcuni supermercati che ci hanno regalato prodotti e dolciumi. Siamo rimaste soddisfatte della molta merce che ci è stata donata”.
L’evento è stato anche l’occasione per tirare le somme dell’anno appena concluso.
“Negli ultimi mesi sono aumentate le famiglie in difficoltà – ha spiegato la Presutto – per lo più a causa dell’improvvisa perdita di lavoro per diversi padri di famiglia. Più di qualcuno, con 3 figli a carico, si è ritrovato senza un posto dall’oggi al domani. Il mese di novembre è stato impegnativo proprio per riuscire a dare un aiuto concreto a queste famiglie come farmaci, abbigliamento, alimenti”.
“Negli ultimi mesi sono aumentate le famiglie in difficoltà – ha spiegato la Presutto – per lo più a causa dell’improvvisa perdita di lavoro per diversi padri di famiglia. Più di qualcuno, con 3 figli a carico, si è ritrovato senza un posto dall’oggi al domani. Il mese di novembre è stato impegnativo proprio per riuscire a dare un aiuto concreto a queste famiglie come farmaci, abbigliamento, alimenti”.