Una situazione, quella del comparto, che in Molise è particolarmente sentita dal momento che intorno allo storico stabilimento termolese dello “Zuccherificio del Molise” ruota una economia che coinvolge direttamente ed indirettamente centinaia e centinaia di famiglie di lavoratori e di agricoltori.
Una realtà al centro di forti tensioni anche in seguito alle ultime decisioni della Giunta regionale che dopo aver investito 50 milioni di euro nell’azienda ha di fatto rinunciato ad acquistare le restanti quote di proprietà per circa 2 milioni in favore di un socio cipriota. Il Presidente D’Ascanio tiene a ribadire che non solo sulle sorti dello Zuccherificio, ma sulla forte crisi che sta colpendo l’intera agricoltura molisana, l’impegno della Provincia di Campobasso negli ultimi mesi è stato puntuale e costante anche attraverso l’attivazione di un “Tavolo permanente anticrisi” del settore agricolo, che ha visto l’adesione di comitati spontanei di agricoltori, e di C.I.A., Confagricoltura, Flai CGIL, Fai CISL, Uila UIL e UGL Coltivatori, e che ha sottoscritto un documento di analisi e proposta contenente una serie di punti qualificanti, tra i quali il riconoscimento dello stato di crisi regionale, la necessità di mettere in atto agevolazioni per l’accesso al credito, le facilitazioni sui ratei di mutuo, le misure di sostegno per crisi di mercato, per l’attuazione della Legge Obiettivo e di interventi innovativi finalizzati ad incrementare il reddito d’impresa, da perseguire con determinazione nell’attuazione delle politiche nazionali e regionali al fine di invertire la tendenza totalmente negativa che ha portato solo nell’ultimo decennio alla scomparsa nel Molise di oltre 4.500 aziende.