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CAMPOBASSO _ Il Presidente della Provincia Nicola D’Ascanio ha ricevuto questa mattina a Palazzo Magno la Delegazione dei Sindacati di Polizia che lo hanno informato sugli ultimi sviluppi della situazione riguardante la chiusura ormai imminente della Scuola Allievi Agenti di Campobasso, così come previsto dai piani di riorganizzazione del settore degli istituti di istruzione voluto dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. La nutrita delegazione ha chiesto al Presidente D’Ascanio un intervento in tutte le sedi competenti per scongiurare tale ipotesi, rappresentandogli altresì che la Scuola di Polizia di Campobasso per qualità della sede nella quale è ospitata (di proprietà dello stesso Ministero dell’Interno), spese di gestione, caratteristiche dell’offerta didattica e professionale non è seconda a nessuna delle altre sette analoghe strutture presenti sul territorio nazionale. I sindacati hanno inoltre stigmatizzato le “motivazioni politiche” che sarebbero all’origine della scelta di Campobasso quale sede da chiudere, sottolineando le ripercussioni negative che si avrebbero sull’intero tessuto sociale ed economico cittadino e regionale.

Il Presidente D’Ascanio, ricordando il precedente allarme chiusura del 2007 e il forte appoggio dato allora alla Scuola da tutte le Amministrazioni ed Istituzioni locali, fatto che contribuì a scongiurare l’esito negativo anche grazie all’ascolto che la nostra regione ancora godeva in sede romana, ha espresso piena e convinta solidarietà e vicinanza alle forze di Polizia e ai sindacati di categoria impegnati di nuovo a difesa della Scuola Allievi Agenti, definita “un fondamentale presidio dello Stato sul territorio”. Il Presidente ha peraltro definito “serie e fondate le ragioni illustrate dai rappresentanti sindacali”, assicurando il suo massimo impegno personale e, già dalle prossime ore, l’intervento della Provincia sia in sede Ministeriale che parlamentare. Il Presidente D’Ascanio ha anche informato la Delegazione sindacale che giovedì prossimo 27 maggio porrà la questione all’ordine del giorno dell’Ufficio di Presidenza dell’UPI, chiedendo solidarietà ed un intervento specifico in sede di Conferenza Stato Regioni ed Autonomie Locali.