Verini
Bruno Verini

Dal settembre dello scorso anno sono trascorsi sedici mesi e nulla è cambiato al Terminal Bus. Eccezion fatta per l’assegnazione della disponibilità degli spazi alla consulta delle Politiche giovanili, alcuna foglia si è mossa, tanto che i contenuti critici della precedente interpellanza, rivolta a mettere in sicurezza lo scalo prima di affidarlo ad una gestione privata, potrebbero essere riproposti oggigiorno come carta carbone, tanto per rimanere in tema di Epifania.
Disservizi quotidiani, (perdite ingenti di acqua, bagni rotti, lampioni abbattuti, solo per citarne alcuni) atti vandalici di diversa natura che stanno mettendo a serio rischio un’opera pubblica; questo è il bollettino quotidiano di un’autostazione che per migliaia di utenti rappresenta il biglietto da visita e il punto di approdo in città.

 Il Terminal, finanziato con due miliardi delle vecchie lire, inaugurato nel marzo del 2001, dopo anni di abbandono (siamo a quota otto) si  presenta in uno stato di degrado e di un sistematico e progressivo deterioramento dell’immagine, della vivibilità e del decoro urbano.

Nell’interpellanza del settembre 2007 si chiedeva d’intervenire nel più breve tempo possibile, prima dell’auspicabile affidamento, per far recuperare all’infrastruttura una condizione dignitosa, curando e soddisfacendo in modo particolare le esigenze di “sicurezza” che situazioni di lassismo e vandalismo avevano calcificato negli anni. Sarebbe doverosa da parte degli amministratori una sensibilità particolare verso i vari problemi che i viaggiatori affrontano giornalmente.
La struttura realizzata otto anni fa era nata come un fiore all’occhiello: comoda, al centro della città, facilmente raggiungibile a piedi, era solo da perfezionare…… ma si è, (come si suol dire) “tirato a campare”, prima le precedenti amministrazioni, ora quella di centrosinistra, l’hanno lasciata in balìa delle onde, un’area priva di regolamentazione, dove i problemi sono aumentati: i bagni non sono più praticabili, non esiste una sala d’aspetto, nessun punto di ristoro, tanto meno un quadro sinottico aggiornato degli orari di avvisi e partenze, insomma il Terminal parzialmente illuminato è abbandonato a se stesso senza manutenzione ed esposto a qualsiasi incursione.

Le continue lamentele dei viaggiatori, sottoposti ad ogni tipo di disagio e pericolosità, anche per la loro incolumità fisica, restano inascoltate: ci vorrebbero dei dossi rallentatori, così da costringere gli automobilisti a decelerare quando transitano davanti all’uscita del Terminal, in modo che si possa attraversare la strada senza correre il rischio di essere investiti da auto che non di rado sfrecciano a velocità elevata, collegamenti pedonali evidenziati e regolari, magari sopraelevati o parzialmente sotterranei, insomma garantire migliori condizioni di vivibilità urbana. Interrogativi già posti che solo una mera disattenzione politica ha acuito piuttosto che attutire ed eliminare i disagi.

Sono pressanti e giustificate le continue richieste fatte dai pendolari e dai viaggiatori occasionali che giungendo al Terminal non possono beneficiare neanche dei servizi minimi e indispensabili. Lì transitano ogni giorno feriale circa 300 autobus e circa cinquemila persone, se questa amministrazione non è in grado di garantire “servizi adeguati” e “sicurezza” c’è impellente necessità di procedere nuovamente ad una gara di appalto per l’assegnazione della gestione del Terminal e dare una svolta definitiva.

DEMOCRAZIA CRISTIANA PER le A.

Capogruppo VERINI Bruno

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