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CAMPOBASSO _ Domani, lunedì 14 giugno alle ore 9.00, al Comune di Campobasso, si terrà un consiglio monotematico per approfondire le dinamiche che hanno portato il Governo Regionale a creare un buco finanziario abnorme di circa 500 milioni di euro. La mia proposta di mozione sostenuta anche dai consiglieri di opposizione acclara che lo strabordante deficit della sanità regionale è conseguenza della gestione fallimentare del governo regionale di centrodestra degli ultimi quindici anni. Questa infelice conduzione degli amministratori del Polo delle Libertà produrrà uno spropositato aumento delle tasse, un taglio indiscriminato dei servizi sanitari essenziali e un rallentamento della già asfittica economia del capoluogo e della Regione.

Il malgoverno regionale, eliminando le buone pratiche improntate alla sobrietà, al rigore e all’efficienza, lascerà in eredità ai campobassani e a tutti i cittadini molisani (pensionati, lavoratori, imprenditori, commercianti) le tasse più alte d’Italia. Inoltre, la bocciatura del piano di rientro dal deficit della sanità da parte del Consiglio dei Ministri procurerà un ulteriore innalzamento delle accise su gas, energia, carburanti, Irap e Irpef.

Considerata la piena, accertata e solidale predisposizione del Governo Regionale, così come è scritto nel Programma del Sindaco, nei confronti dell’amministrazione comunale di Campobasso si invita il primo cittadino a mettere in atto tutte le iniziative politiche per salvaguardare i cittadini di Campobasso dall’inasprimento delle tasse, dai tagli ai servizi e da un ridimensionamento del Presidio Ospedaliero che svuoterebbe ulteriormente le loro tasche.

In conclusione, chiediamo al Sindaco di incalzare il Governo Iorio ad assumersi le responsabilità per aver messo in piedi un sistema sanitario inefficiente (come dimostrano i dati forniti di recente proprio dal governo nazionale) che ha prodotto una voragine nei bilanci regionali e che alimenterà la tassazione a carico dei campobassani a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dal Governo Nazionale.

Carmelo Parpiglia