
Non si può opporre sempre e in ogni caso un ‘niet’ assoluto ad ogni nuova prospettiva che nasce da un bisogno reale: l’energia è indispensabile. Nessuno oggi può dire di avere la ricetta pronta nel cassetto; chi avanza con eccessiva sicurezza una soluzione, bocciando le altre, mostra un ottimismo non sempre adeguatamente fondato. Alla politica spetta il compito non facile e quindi non invidiabile di progettare, che significa guardare al futuro. Si è preparati per questa sfida? Eppure alle prossime tornate elettorali (vicine o lontane?!) ci si misurerà su questi temi scottanti: sul tavolo del confronto politico peseranno come macigni. Occorrerà prepararsi per offrire delle prospettive credibili, forti e ragionate.
Qui non si tratta di presentare il solito compitino ben scritto l’ultima settimana di campagna elettorale, con quelle banali, trite promesse da marinai. Ma le parti politiche e gli scalpitanti aspiranti amministratori stanno facendo un lavoro serio di formazione, si stanno attrezzando per fare proposte concrete e non i soliti deludenti proclami di progetti faraonici irrealizzabili? Certo, occorre anche la consapevolezza che, essendo la posta in gioco altissima, si dovrà necessariamente dialogare con tutte le istituzioni e con altre realtà territoriali perché si tratta di scelte di non piccolo cabotaggio ma che coinvolgono intere regioni e decidono del destino comune di molte comunità.
Non si vede all’orizzonte (a parte iniziative idealistiche e generose ma sporadiche) il cantiere di un ‘pensatoio politico sull’energia’ che veda coinvolti insieme tutti i soggetti direttamente interessati (enti locali, istituzioni, politici, etc.); assistiamo solo alle solite beghe dietro le quali speriamo non ci siano conflitti di potere di natura ideologica, pregiudizi frutto di invidia e gelosia, cecità dovuta ad arroganza e ambizioni. La pacatezza, la sobrietà, la capacità di ascolto e di dialogo, l’analisi attenta e rigorosa, la condivisione di dubbi, preoccupazioni e speranze devono essere il metodo e la forma del dibattito. Ecco, spesso la nostra piccola politica manca soprattutto di metodo e di forma, la cui assenza rende impossibile il raggiungimento di fini e obiettivi.