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MONTENERO DI BISACCIA _ Il Movimento Civico “Uniti per Montenero” esprime soddisfazione per l’esito dell’incontro pubblico che si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 5 Dicembre scorso. “Ringraziamo di cuore chi ha deciso di prendere parte all’evento di mercoledì – affermano i componenti del Movimento – e soprattutto siamo lieti di aver constatato che anche a Montenero c’è chi ha sete di conoscenza e intende approfondire gli argomenti che toccano direttamente il proprio senso civico, la propria morale e la propria coscienza politica. I cittadini che hanno stimolato la nascita di questo Movimento appartengono alle più svariate categorie sociali: dai giovani alle casalinghe, dagli operai ai professionisti, dai disoccupati agli imprenditori. Non abbiamo padrini politici, come qualcuno ha voluto far credere, ma restiamo aperti a tutti.

Lo scopo è quello di creare un punto di incontro e di dialogo tra diverse componenti della società civile, fino a far diventare questo movimento una vera è propria camera di compensazione tra le diverse esigenze. Il nostro vuole essere un movimento di opinione trasversale, che informa, sensibilizza, si confronta. Crediamo sia importante, in un momento storico segnato da uno scetticismo generalizzato nei confronti della politica, riportare la gente vicino alle istituzioni e le istituzioni in mezzo alla gente, senza perdere di vista la critica costruttiva e la proposizione di idee e progetti utili alla collettività. Per fare questo ci richiamiamo innanzitutto a valori condivisi, mettendo in primo piano soprattutto l’etica e la morale nella politica.

Questi temi, come è noto, li abbiamo voluti approfondire nell’incontro pubblico di mercoledì 5 Dicembre; in quella sede abbiamo potuto ascoltare anche notizie rilavanti sulla figura di un nostro famoso concittadino, al quale la nota trasmissione televisiva Report, andata in onda su Rai tre, ha fatto le pulci. L’intento era quello di capire fino a che punto i giornalisti di Report avessero riportato fatti veritieri o falsi su Antonio Di Pietro e sul’Italia dei Valori. A chi chiedere altri dettagli, se non a chi era presente all’interno dell’IdV nel periodo analizzato da Report? Ecco spiegata la presenza dell’avvocato Mario Di Domenico. Il resto è storia nota. Ciò che ha inorridito noi e tutti gli altri cittadini presenti in sala, però, è stato l’atteggiamento squadrista di alcuni aderenti all’Italia dei Valori; questi, infatti, hanno dapprima tentato goffamente di boicottare l’evento attraverso la consegna di volantini all’ingresso della sala e cercando di convincere i cittadini in entrata a non partecipare all’evento; successivamente, armati di telecamere e apparecchi fotografici, con metodi da Gestapo, la nota polizia politica del Terzo Reich, queste persone hanno pensato di dover immortalare il pubblico e, quindi, schedare tutti i partecipanti all’evento, come a dire “adesso sappiamo chi siete”.

Infine, con una manfrina degna dei commedianti di un tempo, è stato portato a compimento un penoso tentativo teso a sminuire gli argomenti portati all’attenzione dell’assemblea dall’avvocato Di Domenico, attraverso un intervento di un “personaggio” politico di Guglionesi, già candidato in passato con l’Italia dei Valori. Prendiamo atto che questo è il metodo dell’IdV e questo è il concetto di democrazia professato da queste persone. Parafrasando un’espressione molto nota pronunciata in passato dal Sen. Giulio Andreotti, potremmo dire che “Il potere logora … chi lo sta perdendo”; l’IdV, infatti, nell’intento di restare aggrappata al potere, dimostra di non tollerare chi la pensa in maniera diversa e chi vuole esprimere liberamente e democraticamente le proprie idee.

In conclusione di serata, a riprova che non ci sono timori a confrontarsi con chiunque su questi argomenti, l’Avv. Mario Di Domenico ha auspicato di essere invitato al più presto dall’IdV ad un dibattito pubblico, a condizione che l’On. Di Pietro sia seduto allo stesso tavolo. Noi Siamo sereni. Siamo convinti che la gente abbia capito la vera natura di certe persone. Daremo sempre più voce a chi non ce l’ha e a chi vuole credere in un modo diverso e pulito di fare politica e di partecipare liberamente agli eventi del nostro tempo. Ci crediamo profondamente, a dispetto della doppia morale dell’Italia dei Valori”.