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TERMOLI _ Viene colpita una settimana fa da una emorragia cerebrale forse dovuta ad un aneurisma e peggiora di giorno in giorno fino a ieri sera quando una commissione di medici del San Timoteo ne decreta la morte cerebrale. A morire a soli 40 anni è stata Simona Censorio di Termoli, madre di bue bimbi. La donna, suppur giovane, è stata colpita improvvisamente da un malore gravissimo che ha determinato l’immediata emorragia nel cervello, riempitosi di sangue nell’arco di breve tempo.

Nella situazione psico-fisica di Simona non c’era alcuna possibilità di risveglio proprio a causa della emorragia diffusa e molto grave a livello cerebrale e così nella tarda serata di ieri, intorno alla mezzanotte, si è concluso il monitoraggio e l’encefalogramma durato 6 ore effettuato dal neurologo di Termoli Domenico Perfetto.

A quel punto davanti alla possibilità di donare gli organi prospettata dai medici del Centro di Rianimazione dove la quarantenne era ricoverata già da alcuni giorni, i familiari, non ravvisando alcuna possibilità di risveglio e seppur straziati dal dolore, hanno autorizzato. Simona ha donato due reni, il cuore, il fegato, polmoni e le due cornee. Sono arrivati dal centro di trapianti di L’Aquila circa 15 specialisti tra cardiochirurghi, oculisti, chirurghi generali ed urologi che, nel corso della giornata di oggi, hanno proceduto con gli espianti per poi tornare a L’Aquila.

”Una volta si diceva questa frase: qui regna la morte per aiutare la vita – ha dichiarato il neurologo Domenico Perfetto – e proprio con questo gesto della famiglia di Simona che 7 persone potranno riavere la vita, una vita vera. Questo e’ molto importante perche’ se non avessimo avuto una struttura funzionante al San Timoteo, una rianimazione eccellente, una neurologia pronta che potesse diagnosticare la morte cerebrale tramite un elettroencefalogramma, non avremmo potuto dare la vita ad altre 7 persone. E’ importantissimo avere un ospedale sia per essere curati sia per dare la possibilita’ ad altri di vivere”.

Dello stesso avviso Alberto Montano, responsabile dell’Osservatorio sulla Qualità dei servizi sanitari.In ambito regionale c’è una organizzazione che collabora con l’Abruzzo per la donazione degli organi che funziona. Il dolore per il decesso di una donna giovane che lascia due figli è incolmabile ma il gesto fatto dai familiari è di una grandissima generosità che li fa onore e che insegna l’importanza della donazione in un momento anche terribile della vita. Simona è morta ma ha salvato altre persone, molte altre vite“.