DelrioTermoli
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio
TERMOLI – I cittadini termolesi, che da anni seguono la problematica del raddoppio ferroviario, accolgono favorevolmente l’interesse della Regione Molise, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, dell’amministratore delegato di R.F.I. s.p.a. M. Gentile e dell’Amministrazione Comunale di Termoli per aver compreso quanto sia importante il rispetto del territorio e dei cittadini, proponendo modifiche sostanziali al progetto del raddoppio ferroviario Termoli – Lesina.

Un progetto datato 2001 (e bocciato dalla Commissione Speciale di Valutazione Ambientale, nel 2004 e nel 2010, accogliendo in toto le osservazioni dei cittadini preoccupati per la loro salute e per il loro territorio), non poteva esserci riproposto e imposto “spezzettato”.

Il Progetto presentato e sottoscritto nel 2015, infatti, non accenna minimamente all’impatto globale del raddoppio sul territorio Comunale: oltre 12 km di barriere antirumore alte m. 7.50, e poiché il risanamento acustico non può essere contenuto solo con le barriere, RFI spa ha proposto un ulteriore affronto: sostituire le finestre private con finestre antirumore a circolazione di aria forzata.

Il Progetto riproposto non ha recepito neanche l’impegno a delocalizzare la sottostazione elettrica di Viale Trieste e delle doppie terne di elettrodotti ad altissimo voltaggio che attraversano intere aree del territorio comunale, con una percezione del rischio di inquinamento elettromagnetico che già in due occasioni (Protocollo d’intesa 2004 e Protocollo d’intesa 2005) gli stessi Amministratori Delegati di RFI spa avevano riconosciuto. Invece, l’eliminazione della sottostazione elettrica di Ripalta e la nuova sottostazione elettrica di Chieuti (progettata addirittura fuori dall’area SIC piuttosto che nel pieno centro abitato, come invece è la SSE di Termoli), è stata inserita nel Progetto Definitivo del raddoppio ferroviario e dunque finanziata dal CIPE, mentre la sottoscrizione dell’impegno di RFI con due Amministrazioni Comunali termolesi (Amministrazione Di Giandomenico e Amministrazione Greco) non è stata inserita nemmeno come proposta finanziabile al CIPE!

Nessuno studio e aggiornamento è stato effettuato sul versante del carico urbanistico che ha interessato nell’ultimo decennio Termoli, né sulla fragilità della sua costa, né sul fronte frana di Petacciato. L’unico aggiornamento, rispetto al progetto datato 2001, riguarda la possibilità (ancora oggi solo possibilità) dell’allontanamento del tracciato ferroviario dalla costa di Campomarino riconoscendone l’alto valore ambientale e turistico.

I comitati cittadini hanno sempre stigmatizzato la mancanza di dialogo e confronto con RFI, e hanno avanzato proposte ed evidenziato i limiti del progetto. Tra le proposte del comitato cittadino, che RFI non ha mai contemplato, c’è la semplice copertura e raccordo del tracciato ferroviario dalla trincea esistente di Via Corsica fino al cavalcaferrovia dell’Università con sfruttamento del sedime di risulta come parcheggio per migliaia di macchine e attività ricreative.

Oggi apprendiamo che il confronto pubblico voluto a luglio dal Presidente della Regione Molise P. Di Laura Frattura e assessore regionale ai trasporti P. Nagni con il Ministro Delrio, con il Sindaco di Termoli A. Sbrocca, con l’a.d. M. Gentile e con i cittadini ha sortito il primo effetto positivo: la disponibilità di RFI a valutare l’abbassamento dei binari proposto dall’Amministrazione Comunale.

Come Comitato non possiamo che condividere ogni iniziativa volta al recupero urbanistico di Termoli, alla salvaguardia e tutela della salute dei cittadini esposti all’inquinamento acustico ed elettromagnetico, alla tutela del patrimonio ambientale, turistico, economico, commerciale.

Vogliamo ancora crederci, e chiediamo all’Amministrazione Comunale di Termoli e alla Regione Molise di formalizzare con atti istituzionali (delibere di consiglio comunale e regionale) la volontà determinata a rivedere il Progetto.
Anche se in ritardo, copiamo la Regione Puglia che è riuscita ad ottenere dal progetto del raddoppio ferroviario sia l’Alta Capacità (aumento dei treni merci e della loro velocità), con le varianti richieste, che l’Alta Velocità (incremento treni passeggeri e velocità) Bari Napoli. Tutte opere finanziate dal CIPE, ottenute grazie alla sinergia tra Comuni interessati, Regione Puglia e i parlamentari pugliesi senza differenze di schieramento politico.
E i Parlamentari Molisani? Non sono pervenute proposte.

I cittadini aspetteranno la decisione di RFI, così come comunicato dal sindaco di Termoli entro fine anno, confidando nel ragionevole ravvedimento.

Carmela Sica

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