
La LAI, in questo lungo e difficile periodo, ha raccolto le esigenze della propria base associativa, ha individuato problemi e cause, ha sollecitato soluzioni fattibili e semplici, ma la volontà politica è stata sorda, a prescindere dalle colorazioni di bandiera, indipendentemente da destra o da sinistra. Ha vinto il partito trasversale dell’indifferenza e dell’ipocrisia, come se il problema delle Imprese fosse un problema limitato a pochi imprenditori e non un problema di coesione sociale, di salvaguardia dei livelli occupazionali del Territorio, di futuro per questa Regione. Basti considerare alcuni esempi concreti:
a) questione TARSU: destinatario delle richieste il Comune di Termoli. La LAI nei mesi scorsi raccoglie la firma di 60 Imprenditori, chiede educatamente una riduzione (non la sospensione), una semplice riduzione delle aliquote del Nucleo, che sono unanimemente riconosciute come scandalose, vessatorie, non ragionevoli, specie se consideriamo la diminuzione dei rifiuti per via della minore produzione, il recente passaggio alla raccolta differenziata, il servizio di ritiro scadente nell’area industriale. La petizione viene protocollata ufficialmente e seguono varie richieste sui mass media.
Il Sindaco, gli assessori, i consiglieri, l’opposizione: nessuno si è degnato di una risposta, di una riflessione pubblica, di una considerazione delle ragioni espresse dagli Imprenditori. Nulla, solo un silenzio che appare ancora più sprezzante di una qualsivoglia risposta. Eppure la LAI aveva precedentemente incontrato il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente, l’Assessore al Bilancio e aveva ricevuto la promessa di una imminente convocazione per l’adeguamento del regolamento comunale in tema di rifiuti. Da aprile ad oggi il nulla assoluto, anzi l’unica risposta è la spedizione in questi giorni delle cartelle esattoriali TARSU, con le stesse ed identiche tariffe degli anni passati, nonostante lo sforzo degli imprenditori che attuano la differenziata in mezzo a mille disagi!
c) questione sicurezza: il COSIB aveva promesso l’installazione di un sistema di video-sorveglianza a partire dal mese di maggio. Siamo a luglio e non si vede nulla. Nel frattempo i ladri continuano indisturbati a svaligiare le attività (vedi il caso del Ristorante Rivolte del Re, media di un furto con scasso al
mese).
d) Su altri aspetti il COSIB qualcosina ha cercato di fare: nei mesi scorsi ha attivato una serie di iniziative in tema di sicurezza e di sportello per l’internazionalizzazione delle Imprese, ma serve qualcosa di più, occorre un coinvolgimento maggiore in fase progettuale, non solo l’invito dinanzi a pacchetti giù confezionati, che poi appaiono poveri di contenuti. Nel frattempo COSIB e COMUNE trovano il tempo di litigare tra loro, paralizzando di fatto ogni tipo di attività.
Mentre i ciucci litigano, i barili si sfasciano! e) Per non parlare della Regione Molise, la grande assente, la Regina degli annunci mediatici. Che fine hanno fatto le promesse di aiuto enunciate pubblicamente nel grande incontro del marzo scorso presso l’auditorium del Nucleo? Dove sono i bandi? Dove sono i lavori per gli argini del Biferno? Dove è lo sportello per le Imprese? Dove sono le linee guida che erano a marzo in fase di elaborazione? Quali sono gli uffici dove presentare le domande?
Nel frattempo assistiamo al commissariamento della sanità regionale, ad aliquote IRAP abnormi, a tassazioni smisurate. Siamo stanchi di essere presi in giro. Adesso diciamo basta. Sono arrivate le ferie estive, i politici se ne vanno al mare, senza problemi di recessione, ma con la coscienza sporca per non aver garantito nulla al tessuto produttivo di questa Regione. Comune, Cosib, Regione, tutti bravissimi a promettere, ma a settembre, questa volta è la nostra promessa, non ci saranno sconti per nessuno.