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GUGLIONESI _ Il 2 giugno, a Guglionesi , grande è stata la festa per le celebrazioni in onore del patrono Sant’Adamo. Quest’anno la festa si è svolta all’insegna del tricolore in sinfonia con i grandi festeggiamenti del 150 anni dell’Unità d’Italia. Alla preparazione del Carro di Sant’ Adamo che, trainato da due buoi, parte dalla omonima fonte, la cui acqua ristoro’ i due animali, nel trasporto del Corpo Santo da Petacciato, hanno assistito gli alunni delle prime medie dell’Istituto Omnicomprensivo che, per l’ occasione, indossavano una camicia bianca con su una coccarda tricolore. Sono rimasti incantati nell’ ammirare il quadro di Sant’ Adamo, dipinto dal nostro compaesano Iacobitti, posto tra veli bianchi e drappi rossi contornato da cestini di fiori multicolori. Hanno accarezzato i miti buoi che si apprestavano a trainare il carro allestito. Anche a loro sono state appuntate ai panni bianco candido che adornavano le loro teste due coccarde tricolori! L’ingresso del Carro in Largo Garibaldi, atteso dal Sindaco, dal Parroco e dal popolo, scortato da ragazzi festanti ai fianchi, dai grandi e da bambini in braccio ai loro genitori, allo scoppio di mortaretti, è stato un vero tripudio di gioia e di colori in onore del Santo.

Al discorso di accoglienza del Sindaco è seguita la lettura del racconto della traslazione delle reliquie di Sant’ Adamo. Poi, tutti insieme, in Chiesa Madre per l’intronizzazione del Santo: un momento magico, di un’indicibile commozione dipinta sul volto dei fedeli inneggianti e plaudenti l’entrata della Statua di Sant’Adamo, che esce dalla sua cripta al suono della banda. La messa solenne al nostro Patrono, la statua d’argento con la mano benedicente si umanizza quel giorno agli occhi dei fedeli che invocano la sua alta protezione sulle famiglie, per i malati , per il paese. La preghiera si innalza: “Santo Patrono, benedici tutti noi peccatori, infondi nei cuori di tutti la pace, la concordia, l’amore; rafforza in noi la speranza per avere una ricompensa in cielo uniti a te!”.

Queste note erano nelle parole della poesia e del Sonetto “A Sant’Adamo” composti da Manfredi Caruso nel 2 giugno 1939 e recitati, dopo la Santa benedizione, dagli alunni Anna Rapecchiano, Filippo Tilli, Fabiana Barone, Daniel Cassetta, Bruno Di Tella, Anna Sisto, Daniele Di Cesare, Giovanni Ialonardi, Piero Saccomandi, Michela Sacchetti, Natasha Mazza, Adele Maria Giordano, Silvio De Curtis e Giuseppe Tana. Il nostro Sant’Adamo, nella sua festa e nella ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha ispirato un altro illustre compaesano, Filippo Salvatore, cultore della storia e delle sue tradizioni, Cavaliere Della Repubblica e professore alla Concordia University di Montréal che, con devozione, ha assistito alla festa “guglionesana”a Guglionesi e non a Montréal. Ecco il suo componimento, che si annovera tra i tanti composti da illustri compaesani: il canonico Angelo Maria Rocchi, Nicolò D’Abramo, Corrado Gizzi e Pasquale Antonio Caruso che compose l’Inno a Sant’Adamo.

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