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ISERNIA _ I referendum del 12 e 13 giugno rappresentano un’occasione troppo importante per due ordini di motivi: il primo è di carattere generale ed è attinente alla possibilità, finalmente, di potersi esprimere su argomenti che riguardano da vicino il nostro modo di essere, il nostro stile di vita, il futuro delle nuove generazioni. E’ troppo tempo ormai che il dibattito politico nazionale è incentrato solo ed esclusivamente sulle vicende personali del Presidente del Consiglio, trascurando temi essenziali per il presente ed il futuro del Paese. Le uniche proposte che vengono fatte sono il frutto di un populismo che mira a superare le difficoltà del momento senza un disegno strategico di largo respiro. L’ultima in ordine di tempo: offrire due Ministeri a Milano e uno a Napoli, solo per orientare il ballottaggio di domenica prossima, è una proposta che offende l’intelligenza degli elettori milanesi e napoletani.

Mi verrebbe da dire anche, ma non lo dico, che la proposta crea problemi a Rosario De Matteis per aver vinto al primo turno le elezioni provinciali, perché, se avesse preso meno voti, andando al ballottaggio, anche a Campobasso sarebbe stato promesso un Ministero, magari di serie B. I referendum, invece, danno agli elettori la possibilità di riappropriarsi delle prerogative previste dalla Costituzione ed essere protagonisti di decisioni di vitale importanza. Perciò l’invito a tutti di andare a votare. In primis la questione del nucleare: il PD ha sempre espresso in modo inequivocabile la contrarietà al piano di ritorno al nucleare proposto dal Governo.

La consideriamo una scelta sbagliata non per motivi ideologici, ma perché, anche a prescindere da eventi naturali catastrofici, non tutela la salute dei cittadini, non tutela l’ambiente, e rimane ancora irrisolto il problema dei problemi quello delle scorie, che spero nessuno voglia lasciare in eredità alle future generazioni nei confronti delle quali siamo già abbondantemente in debito. Noi invece pensiamo che il futuro del nostro Paese risiede nell’economia verde e in un piano energetico fondato sull’energia alternativa e le fonti rinnovabili. Il PD vota SI Per quanto riguarda il problema dell’acqua si vuole sottrarre alle comunità locali la possibilità di scelta, le si obbliga a svendere un patrimonio essenziale per la vita, creando la condizioni per la realizzazione di monopoli privati senza possibilità di concorrenza dopo l’affidamento del servizio. Due SI per i referendum sul problema dell’acqua.

Il “legittimo impedimento” viola palesemente l’art 3 della Costituzione “ Tutti i Cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali …” Non credo ci sia bisogno di alcun commento per un Si convinto. Il PD di Isernia darà il suo contributo convinto per raggiungere il quorum e perché prevalgano quattro SI per i quattro quesiti referendari.

Alfonso Di Iorio Coordinatore Circolo PD Isernia