TERMOLI _ Prendiamo atto con sorpresa, dell’ordinanza n. 65/2010, con cui il sindaco di Termoli ha inteso regolamentare e disciplinare, per l’anno in corso, gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali del territorio comunale, contestualmente indicando le giornate festive in cui gli stessi potranno aprire al pubblico. La nostra sorpresa scaturisce dal fatto che in uno degli ultimi consigli comunali del 2010, avevamo deciso, per senso di responsabilità ed in ragione di un preciso impegno assunto dalla Giunta, di ritirare una mozione con la quale chiedevamo di limitare ad alcuni periodi dell’anno di massimo consumo, le festività in cui consentire agli esercizi commerciali di restare aperti e ciò a tutela dei piccoli e medi esercenti, oltre che dei lavoratori e compatibilmente con i bisogni dei consumatori.
L’impegno che la Giunta si assumeva in cambio del ritiro della mozione consisteva nel dare inizio ad un percorso per l’individuazione di una regolamentazione del delicato settore, coinvolgendo la minoranza, le associazioni datoriali, dei lavoratori e dei consumatori. Si decideva poi, di comune accordo, di proseguire nella strada intrapresa, all’esito della revisione della legge regionale sul commercio, onde evitare di assumere determinazioni che la nuova legge ci avrebbe imposto, con ogni probabilità, di cambiare. Sta di fatto che la nuova legge regionale è stata pubblicata e si giunti alla delibera di cui si è detto, senza prima riconvocare tutte le parti, in spregio degli impegni pubblicamente assunti in Consiglio Comunale.
Senza entrare nel merito della legge regionale e della ordinanza che ne va a dettagliare l’esecuzione sul territorio comunale, intendiamo con il presente comunicato, stigmatizzare la violazione degli impegni assunti dalla Giunta comunale e nell’occasione annunciamo la volontà di riproporre la mozione, in forma urgente, con la quale chiederemo al Consiglio comunale di esprimere una posizione chiara, trattandosi del futuro di un settore, il piccolo commercio, che a causa di derive ultraliberiste, sta vivendo una lenta ed inesorabile agonia, con effetti sui tanti dipendenti della grande distribuzione, ormai privi di una vita familiare e sociale degna di queste aggettivazioni.
Prendiamo quindi atto, ove ce ne fosse ancora bisogno, che nonostante i proclami, l’amministrazione Di Brino si conferma assolutamente distante dai bisogni e dalle difficoltà delle economie del territorio, come quello dei piccoli esercizi commerciali, che normative vigenti e le ordinanze locali, stanno retrocedendo a rango di categoria in via di rapida estinzione, privilegiando la grande distribuzione, come pubblicamente e da mesi denunciano i vertici nazionali e regionali di TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, le organizzazioni sindacali e molti partiti politici. I Consiglieri comunali del Gruppo di minoranza Daniele Paradisi, Paolo Marinucci, Filippo Monaco, Francesco Caruso, Antonio Giuditta, Antonio Russo, Giacomo Mario Di Blasio