Caparezza in “Tour del Caos” – Domani, 5 agosto 2009, ore 21.30, Piazzale del Porto.
Michele Salvemini, in arte “Caparezza”, non è solo un bravo cantautore. E anche e soprattutto un grande personaggio e intrattenitore, che dà il suo meglio proprio dal vivo. Caparezza riesce, facendo divertire, a portare all’attenzione del pubblico i più importanti temi sociali e politici con tanta ironia ed ottime canzoni, aprendoci gli occhi sull’Italia delle contraddizioni e dei controsensi.
Figlio di una maestra e di un operaio che suonava in un gruppo musicale, Michele Salvemini cominciò a suonare da bambino. Studiò ragioneria, anche se avrebbe voluto fare il fumettista. Dopo il diploma decise di darsi alla pubblicità e vinse una borsa di studio per l’Accademia di Milano, ma ben presto abbandonò il mondo pubblicitario per dedicarsi a tempo pieno alla musica.
Iniziò la sua carriera come rapper col nome di “Mikimix”, componendo canzoni melodiche e musica minimale, ma con scarsa valenza artistica e con poco successo. Conduce in televisione “Segnali di Fumo”, programma musicale di VideoMusic in compagnia di Paola Maugeri. Dopo alcune serate nei locali di Milano esordì al Festival di Castrocaro. Partecipò nel 1995 a Sanremo Giovani, con la canzone “Succede solo nei film” e al Festival di Sanremo 1997, nella categoria nuove proposte con “E la notte se ne va”, pubblicando successivamente un album dal nome “La mia buona stella”, prodotto dalla casa discografica Sony.
Ritornato a Molfetta, continuò a comporre nel suo garage. Si fece crescere capelli e pizzetto e cambiò il nom e in CapaRezza (Testa Riccia in dialetto molfettese, nome assegnatogli a causa della sua riccia e vaporosa acconciatura) e pubblicò il primo album intitolato “CapaRezza?!” (2000). Il livello delle composizioni ebbe il favore del pubblico sebbene la parte musicale non sia ancora curata come nel lavoro successivo, “Verità supposte” (2003), quello che lo farà approdare al successo.
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Nel 2006 arriva il terzo album, “Habemus Capa”. L’11 aprile 2008 esce invece “Le dimensioni del mio caos”.
CapaRezza divenne famoso per aver composto alcuni brani quali “Il secondo secondo me” e “Fuori dal tunnel” (2003), “Vengo dalla luna” e “Jodellavitanonhocapitouncazzo” (2004), che sono tutti singoli estratti dall’album “Verità supposte” (2003). In particolare “Fuori dal tunnel” è stato oggetto di un caso curioso: il brano è diventato un vero e proprio tormentone estivo nonostante non fosse certo questo l’intento di CapaRezza, che anzi ha sempre protestato contro l’utilizzo in discoteche e programmi televisivi della sua canzone come pezzo per ballare allegramente, mentre il testo è in realtà un atto d’accusa contro il “divertimentificio” notturno che impone a tutti di svagarsi allo stesso modo.
CapaRezza ha poi utilizzato questo fatto per dimostrare, nel corso di interviste a giornali specializzati e non, come nella società della comunicazione per eccellenza si possa ancora distorcere il senso di un testo in modo così grossolano. L’unico programma che ha ricevuto da CapaRezza il permesso per poter utilizzare Fuori dal tunnel è stato Zelig Circus (dove egli è pure apparso nella sigla).
L’11 aprile 2008 esce il quarto album di CapaRezza “Le dimensioni del mio caos” (in cui compare il celebre pezzo “Vieni a ballare in Puglia”), un “fonoromanzo” (secondo la definizione dell’artista) che si propone come una sorta di colonna sonora di uno dei racconti presenti nel libro “Saghe mentali” (uscito il 3 aprile 2008). Il libro è composto da quattro elementi: un diario segreto con foto (inerente i testi del primo album), una raccolta di favole (inerenti i testi del secondo album), i testi del terzo album con le dovute spiegazioni del testo (quest’ultima parte è strutturata come la Divina Commedia di Dante Alighieri) e, infine, il fonoromanzo rappresentate il quarto e, per ora, ultimo cd del cantautore molfettese che lo porterà in un lungo tour toccando molte parti d’Italia.