Questa attività può essere svolta in collaborazione dai Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato e Protezione Civile Regionale utilizzando personale esperto che nel pieno di un incendio non sia di intralcio per i soccorsi e non metta a repentaglio se stesso o i suoi colleghi. Non regge un Piano della Regione strutturato sul volontariato perché già dalle esperienze degli ultimi anni è venuto fuori che i volontari, adeguatamente addestrati, possono aggiungersi al personale qualificato preposto ma non possono sostituirlo.
Per queste ragioni chiedo che al tavolo convocato per domani presso l’Assessorato all’Agricoltura si definisca l’utilizzo di tutti e 110 operai forestali esperti per il servizio antincendio reperendo le risorse nel medesimo capitolo di bilancio della Protezione Civile. Nell’eventualità che tale sollecitazione non trova accoglimento mi riservo di acquisire tutti gli atti connessi alla strutturazione del Piano antincendio 2009 con successivo approfondimento in sede legale per eventuali iniziative in altre sedi. Un volontario che ha fatto qualche settimana di corso formativo è in grado di svolgere una funzione a rischio per la quale i Vigili del Fuoco sono tenuti a continui addestramenti per anni ? Chi seleziona i volontari ? C’è un rimborso spese ? C’è un assicurazione antinfortunistica ? Ci sono contributi versati all’INPS ?
Viene sottoscritto un contratto di collaborazione o a progetto ? Quando durano i turni lavorativi ? Trattasi di lavoro remunerato dall’Associazione di Volontariato che ha stipulato una convenzione con la Protezione Civile o di mera opera gratuita ? Non è che tutte le difficoltà della vertenza dei forestali hanno a che spartire con la loro sostituzione in un’attività che svolgono con professionalità e esperienza da 30 anni ? Chi garantisce il cittadino quando scoppia l’incendio che chi interviene ha più o meno la preparazione necessaria per non farsi male ?
Michele Petraroia