
Il documento da loro prodotto non è solo una pubblica offesa istituzionale, ancora prima che politica, alla nostra città ma in tutta evidenza è una inaccettabile ingerenza nella libera determinazione del Consiglio Comunale di Termoli. Espressioni come “l’approssimazione politica, l’ostinazione a dichiarare il falso, le false affermazioni, l’ignoranza sulle competenze, il paradosso politico” che ci vengono rivolte non sono degne di un confronto politico e a maggiore ragione non possono essere sopportate nel contesto di un documento istituzionale e pubblico.
Per il rispetto che porto ai cittadini dei Comuni di Campomarino, Guglionesi, Portocannone e San Martino in Pensilis, non risponderò con la durezza e l’asprezza che queste affermazioni meriterebbero. Credo che a questo stato di cose si può essere arrivati solo perché Termoli negli ultimi anni ha evidentemente perso l’autorevolezza istituzionale e il peso politico che le sono proprie e naturali. E c’è chi ritiene che ci si possa comportare con sufficienza e arroganza nei confronti delle sue Istituzioni e dei suoi rappresentanti e dunque dei suoi cittadini.
Il confronto e la crescita del territorio del Basso Molise resta però il frutto di una collaborazione di diverse comunità che non possono essere aizzate l’una contro l’altra per evidenti e miseri interessi politici o personali. Quando si perde il senso del ruolo che si è chiamati a ricoprire si può facilmente cadere in imbarazzanti situazioni come questa. Chi è più grande, chi ha maggiore responsabilità, chi rappresenta un maggior numero di individui, interessi e istanze ed è portatore di valori come il rispetto, la collaborazione e la pacatezza non solo sbandierati, ma davvero vissuti come fondanti la propria azione politica, ha però il dovere di far prevalere la consapevolezza del proprio ruolo all’impulso della reazione d’istinto. Questa Amministrazione saprà avviare quel percorso, che nel tempo necessario al suo corretto svolgimento, riporterà il Cosib ad avere un direttivo equilibratamente composto e davvero rappresentativo della realtà demografica, economica e territoriale del Basso Molise.
Ne abbiamo il diritto, ne abbiamo la forza, ne abbiamo l’autorevolezza. Certo è che ai tavoli dove i rappresentati dei cittadini di Termoli saranno chiamati a costruire questo percorso potranno sedere solo rappresentanti di altre Istituzioni che sapranno riappropriarsi della dignità che quel ruolo loro impone e che oggi hanno perso”.