Cristiano Di Pietro
NAPOLI _ L’inchiesta della Procura di Napoli che ha messo in ginocchio la Giunta della Jervolino, ora “risucchia” anche il figlio del “Leader” dell’Italia dei Valori, l’ex Pm di “Mani pulite” Antonio Di Pietro. Il consigliere provinciale Cristiano Di Pietro dimessosi di recente dall’Idv ma rimasto in carica a “Palazzo Magno” è ora ufficialmente iscritto sul registro degli indagati e tra le ipotesi di reato a suo carico c’è la corruzione ed abuso d’ufficio.

A creargli non pochi guai, quelle telefonate con il Provveditore alle Opere Pubbliche di Campania e Molise Mautone nel corso delle quali Di Pietro Junior chiedeva informazioni su lavori e forniture per caserme molisane tra cui la Caserma dei Carabinieri di Termoli e incarichi per professionisti ed amici. Per i magistrati quei rapporti dal “contenuto alquanto ambiguo” così come sono stati riportati dalle informative della Dia, sono stati sufficienti a iscrivere il giovane Di Pietro nel registro degli indagati. E potrebbe non essere Cristiano l’unico esponente dell’Idv a finire coinvolto nel nuovo filone d’inchiesta.Il padre, Antonio Di Pietro è stato interrogato a lungo ieri dai magistrati che seguono l’indagine “Magnanapoli” come persona informata sui fatti. Di Pietro ha però dovuto anche rispondere ad alcune domande particolari come la sua presunta conoscenza dell’indagine segretissima sugli appalti di Napoli ed il conseguente trasferimento di Mautone a Roma.
Su questo punto, piuttosto delicato, sul quale il coordinatore nazionale dell’Idv ha già dato più versioni tentando in prima battuta di rilanciare la questione alle Agenzie di stampa e successivamente parlando di anonimi, questa volta ha dovuto chiarire. Ieri ha dato una terza versione dei fatti: “Quando mi sono insediato al ministero delle Infrastrutture ho costituito una squadretta con compiti di vigilanza e di attività ispettiva interna. Ed è stato proprio il lavoro di questo gruppo a permettermi di avere il sentore che intorno a Mautone vi fosse qualcosa”

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2 Commenti

  1. Poichè l’unica cosa veramente importante è fare chiarezza, sarebbe opportuno conoscere quale sia stato il comportamento dell’on. Di Pietro, quando era magistrato, nei confronti di persone indagate di ipotesi di realto quali corruzione ed abuso d’ufficio (gli stessi oggi a carico del figlio).