
A causa della mancanza di lavoro, ma anche di un sistema di welfare che penalizza il Mezzogiorno, nel periodo 2007 – 2012 la caduta dei redditi ha colpito soprattutto i giovani e il Sud: nelle famiglie con un capofamiglia under 35 e un tasso di occupazione inf eriore al 50% (dove lavora cioè meno di una persona su due) i redditi sono scesi al Sud del 24,8%, mentre al Nord sono cresciuti dell’1,7%.
Il calo dell’occupazione registra tra il 2011 e il 2013 un meno 8% per il Molise, a conferma dell’enorme difficolt à di tutto il tessuto produttivo regionale e della crisi industriale che ha colpito la nostra Regione. Altra Piaga , risulta essere il Lavoro Nero, Secondo l’ultimo aggiornamento sugli indicatori delle politiche di sviluppo, al top delle regioni con il pi ù alto rapporto di unità di lavoro irregolari sul totale c’è la Calabria, con una percentuale pari al 30,9%, seguita al secondo posto dal Molise, con il 25% . Le tante crisi aziendali ed industriali tra cui la filiera avicola, dello zucchero, del tessile, il settore dell’edilizia, del commercio e dei servizi unitamente alle tante altre vertenze di aziende medio piccole, confermano il momento negativo e l’enorme rischio occupazionale e sociale in cui siamo. La CGIL del Molise, ribadisce la necessità che il tema lavoro torni ad essere centrale nel dibattito politico e che sulle vertenze aperte ci siano risposte immediate, pronti comunque a riprendere una nuova fase di mobilitazione a tutti i livelli.