Tuttii contratti prevedono un compenso fisso così come previsto dalla nuova riforma del lavoro in materia di co.co.pro. E’ quindi falsa l’affermazione secondo cui non è previsto uno stipendio di base e che si guadagna solo con provvigioni. Per quanto riguarda, invece, i rimborsi spesa, questi non sono contemplati dalla normativa che regola i contratti a progetto”.
“Non vi è mai stato alcun contributo Regionale erogato dalla Regione Molise nel 2010 per l’apertura della sede di San Giuliano di Puglia, né per 3G Active né tantomeno per Ccm – ha precisato ancora Esposito -. Entrambe le società hanno sempre operato in autonomia senza ricevere alcuna sovvenzione, compresa la richiesta di riconoscimento del Credito di Imposta. Anche su questo punto l’articolo ha riportato una notizia falsa.
La responsabile della sede di Termoli Concetta Trivisonno ha precisato: “Le ore che vengono prestate dai collaboratori non sono imposte dalla società ma sono liberamente determinate dai collaboratori e certificate da un apposito sistema per la “prenotazione della postazione“. Perquanto concerne i committenti, spiega ancora la Trivisonno: “la commessa TeleTu è stata cessata al 31.12.2012 e, comunque, non è mai stata erogata dalla sede di Termoli come invece falsamente sostiene l’articolo”. Non corrisponde, ancora, al vero la circostanza secondo cui la sede di San Giuliano è in fase di smantellamento e che il lavoro è concentrato per lo più su Termoli.
Le attività a San Giuliano sono state sospese in attesa di portare “in quella sede” attività più semplici dell’outbound di vendita che, fino ad oggi, ha fatto accumulare alla società gravi perdite. Inoltre in tutte le sedi che fanno attività di vendita telefonica viene proposta la stessa tipologia di contratto ovvero un contratto di collaborazione a progetto aggiornato agli ultimi dettami normativi.