Sabato 8 marzo ringraziavo l’amico Leo Sorgetti per avermi dato ancora una volta la possibilità di esprimere un’idea nella rielaborazione dell’interior del suo negozio di calzature, un’occasione per far partire un pensiero, cercando di esprimere concetti di essenzialità nelle forme e nei colori. Ho sempre creduto che il nostro lavoro non fosse solo una mera dimostrazione del sapere, ma che dietro ad ogni idea ci fosse la possibilità di comunicare un qualcosa che andasse oltre la materialità dell’involucro. Concetti minimi o minimalisti in cui non si è voluto colpire con immagini e scenografie l’anima, ma si è lasciata la libertà di esprimere le proprie emozioni. “L’essenziale, diceva Antoine de Saint-Exupèry, è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore…”.
Ad ognuno di noi si chiede di dare qualcosa in più… politica, arte… di esprimere attraverso il nostro fare, il nostro cuore, la nostra coscienza che esiste una città, un territorio, che guarda oltre, che vuole dare una speranza a tutti, in un momento in cui la nostra città mostra i segni dell’assenza di cuore, di attenzione verso chi soffre, verso chi chiede aiuto nel silenzio.
Arch. Gabriele Traini
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Nice Job Gabriele