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CAMPOBASSO _ “La manovra finanziaria del Governo che si sta preparando è molto difficile. Per ora conosciamo solo il suo ammontare complessivo, che è di 24 miliardi di Euro, in due anni, e sappiamo che le Regioni saranno chiamate ad una partecipazione molto rilevante, valutata intorno al 50% della cifra complessiva. In quest’ottica, senza ulteriori certezze, il giudizio del sistema delle regioni non può che essere di preoccupazione. Vogliamo comunque conoscere le singole voci della manovra per tracciare in maniera condivisa il percorso che dovrà portare all’attuazione degli obiettivi che si è prefisso il Governo nazionale”. Lo ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio a margine dell’incontro tenuto a Palazzo Chigi con il Governo per discutere della nuova manovra Finanziaria messa a punto dal Ministro Tremonti.

“Per quanto ci riguarda come Molise –ha continuato il Presidente- appare chiaro che in questa difficilissima fase occorrerà che la Regione e tutte le Istituzioni operanti sul territorio, si attivino per una rivisitazione dell’impianto complessivo della spesa in tutti i settori -compreso ovviamente quello della politica- coinvolti dalla manovra. Promuoveremo quindi da subito un confronto con le forze sociali, imprenditoriali ed istituzionali della regione e procederemo di pari passo con i tempi che si è dato il Governo centrale”.

“Per la sanità –ha detto ancora il Presidente della Regione- resta ancora sospesa la trattativa per l’utilizzo fondi FAS. Come Regione Molise, invece, ci prepariamo a rivedere ulteriormente il Piano di Rientro al fine di rendere la sua architettura finanziaria compatibile con i limiti di spesa prefissati”. “Quello che stiamo vivendo è un momento molto difficile –ha concluso Iorio- ma bisogna raccogliere le energie migliori per vincere una sfida alta e impegnativa. Sui tavoli nazionali, pur assumendoci le nostre responsabilità in questa particolare fase, riaffermiamo comunque che il Molise ha delle peculiarità che non possono e non debbono essere trascurate in termini di sostegno al riequilibro dei conti e alla creazione di nuovo sviluppo”.

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