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Don Marcello Paradiso apre il secondo incontro del 4° ciclo a Termoli, riflettendo sul pensiero aristotelico: «La politica ha un compito architettonico, come la ragione: costruire la perfezione del vivere comune».

TERMOLI – Sabato mattina 25 ottobre, presso la sala Ecclesia Mater” della Curia della Diocesi di Termoli-Larino, in piazza Sant’Antonio, si è svolto il secondo incontro del 4° ciclo del Corso di Formazione Politica, un appuntamento dedicato all’approfondimento culturale e storico dell’impegno civico.

Ad aprire la giornata è stato Don Marcello Paradiso, teologo e docente di teologia e filosofia, con la relazione dal titolo: “Politica, ragione, potere”. Il relatore ha offerto una riflessione profonda sul pensiero aristotelico, sottolineando la natura razionale e progettuale della politica. «Perché Aristotele dice che la politica ha un compito architettonico, che poi è lo stesso compito della ragione. Perché Aristotele ritiene che l’architettura sia la scienza delle scienze», ha spiegato Paradiso, evidenziando il legame tra la struttura del pensiero e quella della città.

«Aristotele viveva in Grecia e ad Atene osserva le opere architettoniche, urbanistiche delle città greche, della città di Atene in modo particolare, e vede questa polis come la perfezione del vivere comune», ha aggiunto, indicando come la polis rappresenti per il filosofo greco il modello ideale di convivenza civile.

La seconda parte dell’incontro ha visto protagonista Antonio D’Ambrosio, giornalista pubblicista, ricercatore e già Presidente del Consiglio Regionale del Molise, con una lezione dedicata alla Storia Contemporanea, incentrata sul periodo che va dall’Illuminismo all’Unità d’Italia, con particolare attenzione al contributo dei molisani alla costruzione dello Stato nazionale.

D’Ambrosio ha aperto il suo intervento citando Montesquieu e il suo celebre Lo spirito delle leggi, soffermandosi sull’analisi delle forme di governo: Monarchia basata sull’amore, Dispotismo sulla paura, Repubblica sulle virtù. Ha evidenziato come il concetto di virtù, secondo Montesquieu, sia ispirato al popolo sannita, in particolare alle modalità del cosiddetto “matrimonio sannita”, esempio di civiltà e coesione sociale. Il percorso è proseguito con un approfondimento su Vincenzo Cuoco, in particolare su Platone in Italia e sulle memorie legate alla Repubblica Partenopea del 1799, evento tragico ma centrale nella formazione del pensiero politico italiano.

Attraverso un viaggio ricco di dettagli storici e riferimenti locali, D’Ambrosio ha illustrato il ruolo di figure molisane come Gabriele Pepe, protagonista di battaglie e ideali che hanno segnato la storia del Mezzogiorno e dell’Italia. Nelle prossime lezioni, il relatore affronterà temi legati al brigantaggio, alle rivolte contadine, alle lotte per la terra, fino al fenomeno dell’emigrazione.

Il ciclo formativo prosegue con l’obiettivo di offrire strumenti di riflessione e approfondimento sui temi della politica.