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L'Africa nel cuore Termoli
Termoli, scuola Principe di Piemonte – Presentazione del libro L’Africa nel cuore

TERMOLI – “Quando mi guardo indietro a più di 10 anni fa e ripenso alla mia vita attuale, provo un’emozione intensa perchè non immagino dove sarei potuto essere in questo momento. La cosa migliore della mia vita che non dimenticherò mai, è il giorno del nostro incontro. Quel mattino io stavo morendo di fame e una suora bianca mi si è avvicinata”.

È uno dei passaggi del libro “L’Africa nel cuore”, scritto dalla nostra direttrice Antonella Salvatore, presentato ieri pomeriggio a Termoli nel cortile della scuola “Principe di Piemonte” della città. Il volume, edito dalla casa editrice Albatros- Il filo, nella collana vite, racconta le storie dei bambini della Repubblica Centrafricana salvati da Suor Elvira Tutolo, la missionaria di Termoli che da oltre 30 anni opera nel continente.

Presenti all’evento, Gaetano Vallini, giornalista dell’Osservatore Romano arrivato da Roma a Termoli, Suor Elvira, la dirigente didattica Rosanna Scrascia e l’autrice, la giornalista Antonella Salvatore.

Tanti anni ho vissuto sulla strada scrive Tyerri -, tutti mi chiamavano “godobè”, delinquente, figlio di nessuno. Siccome mi piace tanto la musica, mi mettevo a danzare vicino ai bar e ai ristoranti, lavavo i piatti, le pentole e, così, poi, potevo mangiare quello che rimaneva dei clienti”….È un altro dei ragazzi a cui la religiosa termolese ha teso la mano salvandolo dalla strada e inserendolo in una famiglia di Berberati, il paese dove Suor Elvira opera da almeno 20 anni.

La missionaria termolese, della congregazione di Santa Giovanna Antida-Thouret ha insegnato alle famiglie del paese l’accoglienza. “Qui non ci sarà nessun orfanotrofio – spiega la suora –. Questa infanzia ha bisogno di una famiglia, una madre ed un padre.” E così ha iniziato una formazione alle giovani coppie del paese che, oggi, hanno accolto anche 5 orfani in seno alla propria famiglia. E così a Berberati un nucleo familiare arriva fino a 12 figli: 4 naturali e 6 accolti.

I ragazzi a cui la missionaria insegna l’alfabetizzazione e poi un mestiere finanziandoli per la realizzazione di piccoli progetti di vita nel loro paese, non partono sui barconi per raggiungere l’Italia ma restano in Africa.

Suor Elvira sostiene anche le loro spese mediche: l’unico ospedale presente nel Paese è a pagamento e sono proprio i minori a pagare il prezzo più alto. Spesso per cure dal costo di pochi euro, non riescono a sopravvivere.