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LARINO _ Non ci sono parole per esprimere la vicinanza in questo momento di grande dolore alla popolazione abruzzese colpita dall’immane tragedia del terremoto dei giorni scorsi. In queste ore si stanno celebrando i funerali delle vittime, soprattutto bambini e giovani studenti, che inconsapevolmente si sono trovati sotto le macerie di una casa che sapevano sicura. E’ ancora il momento delle lacrime e della commozione generale.

Ma questa ennesima tragedia, già vissuta in altre occasioni, ci riporta allo stesso ragionamento ed alla stessa rabbia: perché in altri paesi al mondo con un terremoto della medesima magnitudo non ci sono morti e addirittura non si esce neanche di casa? Perché in questo paese, la nostra Italia, che si ritiene un paese all’avanguardia, un paese di grandi uomini, di grandi idee, alla fine si scopre tanto fragile e una nullità alla stregua dei paesi del terzo mondo?

Un Paese dove è scomparsa l’etica, dove è scomparsa la morale trasmessa dai nostri Padri, dove non c’è più il senso della vergogna e dove ogni occasione, anche la più dolorosa, può servire all’immagine di sé stessi, di quelli che hanno la necessità di mettersi in mostra, di porsi dietro un microfono e dietro una telecamera., qualunque essa sia.

I numerosi servizi di informazione che documentano lo strazio sono la cassa di risonanza della grettezza umana. E’ successo sempre così e succederà sempre. Delle popolazioni colpite da un tragico evento, tra qualche settimana se ne occuperà il politico di turno che speculerà sulle centinaia di milioni di euro che arriveranno nelle casse di regione, provincie e comuni, con ordinanze e programmi di ricostruzione i cui dettami verranno eseguiti da dirigenti e tecnici piccoli piccoli che risponderanno solo alle volontà politiche di chi li ha messi là.

Mano a mano si spegneranno i canali tv, la magistratura avvierà le indagini di turno e fino al terzo grado passeranno molti anni e, nel frattempo, in questi anni quei delinquenti di ingegneri, geometri ed affini che hanno costruito case di sabbia continueranno a fare danni e ad accumulare profitto sulla vita delle persone.

 

Noi preferiamo rimanere in silenzio e condividere il dolore della povera gente che ha perso tutto.

Come Associazione Larino Viva esprimiamo tutta la nostra solidarietà a quelle popolazioni, impegnati personalmente in azioni concrete di sostegno. Apprezziamo l’iniziativa intrapresa dal Comune e dal comitato che si è costituito.

 

                                                                                                                                        Larino Viva

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