Termoli è una cittadina vivace, a dispetto della sua apparenza “sorniona”. Termoli è una cittadina ricca di risorse e con caratteristiche “uniche” quali la sua ubicazione geografica e la sua morfologia che l’hanno resa polo di attrazione delle popolazioni vicine regionali, extraregionali e anche estere. A Termoli hanno trovato “casa” molisani, ma anche cittadini pugliesi e campani non solo per trascorrere le vacanze estive al mare. Di recente, oltre la presenza storica delle popolazioni slave ed albanesi, si sono inseriti ed integrati nella comunità termolese cittadini dell’Est Europeo perché hanno apprezzato la cittadina adriatica per il suo paesaggio, ma anche per l’ambiente e la cultura ancora sani.
Tuttavia questa città plurale con un Polo industriale importante ed attivo, un artigianato solido, un commercio di qualità ed un turismo non solo balneare, ma anche culturale, di transito e di affari, soffre per l’arretratezza delle Infrastrutture (strade, parcheggi, impianti sportivi, verde pubblico, edifici per la cultura ed il tempo libero) per i Servizi costosi, per un Industria con forte impatto ambientale e per uno Sviluppo Urbanistico disordinato dovuto anche alle caratteristiche morfologiche con valloni e coste e barriere artificiali come l’Autostrada e la Ferrovia. Termoli è una “azienda” con un bilancio di circa 70 milioni di Euro, con 200 quasi dipendenti e una popolazione di oltre 30.000 abitanti che in estate si raddoppiano. Non è facile “amministrare” una “azienda” di queste dimensioni con la complicazione della “ragione pubblica” che, per fortuna, ma in aggravio a chi amministra, non consente di guardare solo al “profitto”, ma deve tenere conto del bene comune anche se “costa” qualche sacrificio economico e politico.
La squadra che dovrà amministrare dovrà tenere conto di tutte queste caratteristiche con l’eredità di una situazione difficile per la crisi globale, ma anche per il risultato dell’amministrazione uscente. Non ci possiamo permettere improvvisazione, né tempi morti per l’inesperienza degli amministratori. Non basta la referenza morale e sociale, bisogna coniugare rigore e flessibilità, capacità di mediazione e sintesi. E’ difficile, ma non impossibile e soprattutto non esistono scorciatoie: il confronto e l’impegno solo la ricetta, niente “pacchi preconfezionati con sospresa” o “minestre riscaldate”, Termoli non se lo può più permettere. Per questo motivo l’APT 15°42° accoglie l’invito del Comitato Civico Termolese e prosegue con l’incontro di martedì 12 gennaio alle 19 il percorso di costruzione della classe dirigente di Termoli.
chi ben comincia…
Forse si comincia a ragionare… di politica!!!