CAMPOBASSO _ Egr. Presidente,

nel settembre 2009 la proposta di legge n°184 “Interventi e misure a sostegno dell’informazione locale”, elaborata in accordo con Assostampa ed Ordine dei giornalisti, fu sottoscritta insieme a me da tutti i componenti la IV Commissione consiliare. Un’adesione bipartisan che lasciava presagire una discussione rapida ed una sicura approvazione. Ed invece… Sono passati sei mesi ed una legge è stata approvata dal centrodestra, non la pdl 184, ma la contestatissima norma che finanzia i soli editori della carta stampata. Alcuni editori. Sei lunghi mesi durante i quali la proposta di legge, definita da tutti “un moderno strumento a garanzia del pluralismo e dei diritti degli operatori della comunicazione”, è rimasta chiusa nei cassetti della maggioranza di governo, nonostante la Sua elezione al nuovo presidente della commissione lasciasse sperare nella tanto attesa calendarizzazione dell’argomento. Nulla è accaduto, purtroppo.

La 184 è una di quelle leggi che, una volta approvata, provocherebbe l’automatismo del finanziamento pubblico, cancellando l’orribile ed indecente consuetudine che vede la politica foraggiare solo le testate giornalistiche amiche e devote. Questa norma pone, finalmente, al centro di tutti gli interventi e contributi regionali l’autonomia e l’indipendenza dei giornalisti, pubblicisti e operatori, a difesa del pluralismo e della libera informazione regionale. La verità è che la legge che abbiamo presentato, al di là dei facili proclami e delle formali adesioni, fa paura ad un intero sistema! Perché rischia di far saltare in aria quell’illiberale meccanismo, ben collaudato in quest’ultimo decennio, che lega in una confusa matassa la politica governativa ed i fedelissimi giornali, tv ed emittenti radio.

Un film già visto: a parole tutti si proclamano favorevoli al riordino complessivo del settore, ma nei fatti ne ostacolano in ogni modo il cammino, persino l’iscrizione all’ordine del giorno! Pertanto Le chiedo, ravvisandone oramai l’improcrastinabilità, di adoperarsi perché si consenta ai Consiglieri regionali di affrontare la discussione della pdl n°184 nella prima seduta utile della commissione da Lei presieduta.

Il Consigliere
Pardo Antonio D’Alete

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