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SANTACROCE DI MAGLIANO _ Il 24 febbraio, parteciperò nella mia veste istituzionale di Vice-Presidente della Commissione Lavoro alla manifestazione pubblica di festeggiamento per i 100 anni dell’ex-Sindaco di Santa Croce di Magliano, Flaviano IANTOMASI. Sarò presente insieme ad Andrea GIANFAGNA, già Segretario della Camera del Lavoro di Campobasso negli anni cinquanta e attuale dirigente della Federazione Nazionale “ Giuseppe Di Vittorio”. Interverranno all’evento gli amministratori comunali, dirigenti sindacali ed esponenti di varie formazioni politiche della sinistra molisana. L’incontro costituirà un’occasione per festeggiare un uomo nella sua sfera degli affetti privati, ma anche un dirigente del Partito Comunista che da Sindaco di S. Croce di Magliano si mise alla testa del corteo in una delle pagine di lotta più belle che siano mai accadute in Molise.

Flaviano nell’aprile del 1955 non abbandonò i braccianti allo scontro con la polizia. Al contrario indossò la fascia tricolore e li difese insieme al parlamentare Amicone nel mentre si recavano ad occupare le terre del latifondista Piccirella nel Feudo di Melanico. In quel periodo il clima era molto teso, nel 1954 c’era stata una marcia della fame da S. Croce verso Campobasso e in varie parti del Mezzogiorno erano caduti sotto il fuoco delle Forze dell’Ordine diversi braccianti che lottavano per un pezzo di terra. Il Governo ed il Prefetto di Campobasso ordinarono al Commissario di Polizia di reprimere la protesta con ogni mezzo, tant’è che poco prima dell’arrivo a Melanico i manifestanti vennero fermati e il Commissario Pedace fece fare i tre squilli di tromba che precedevano gli spari sulla folla. Con prontezza di riflessi l’On. Amicone prese in mano la situazione e insieme al Sindaco Flaviano IANTOMASI evitarono un bagno di sangue.

Quella lotta venne portata all’attenzione del Ministro Colombo che dispose l’assegnazione delle terre. Insieme a Flaviano, a Gennaro Rosati, Vincenzo Tatta, Adamo Colombo, Antonio D’Alfonso, Antonio Zampino, Paolo Croce, Flaviano Ceglia, Rocco Gianfelice, Federico Caruso, Flaviano Izzo e Michele Paladino c’era una bracciante attiva e combattiva, Filomena Petti. Dei protagonisti di quella giornata non è rimasto quasi nessuno, ma Flaviano, nato nel 1911, dopo un secolo di battaglie ideali nel partito comunista per un mondo migliore, domani potrà ancora raccontarci cos’è la coerenza, la dignità, l’onestà e la passione civile. Sarò orgoglioso, da ex-dirigente della CGIL e da amministratore della Regione Molise, di ascoltare e salutare, nell’evento di domani, un pezzo di storia del Molise meno conosciuto ma non per questo meno importante. Michele Petraroia