Il Vietri di Larino
TERMOLI _ Negli ultimi anni la ricerca medica ha fatto passi da gigante, ma sono ancora molti, oggi, i malati affetti da malattie croniche a prognosi infausta che affrontano la “fase terminale” della loro malattia.

Fino a pochi anni fa, essi trascorrevano l’ultimo tratto della loro esistenza in un’ atmosfera di  abbandono tra l’impotenza del medico curante e l’ inappropriatezza dell’ ospedale.

Con la crescita del movimento delle Cure Palliative, tuttavia, sono state, finalmente, riconosciute la peculiarità dei loro bisogni e di quelli delle loro famiglie, e, quindi, la necessità di una nuova proposta assistenziale, con servizi e personale “dedicati”. A tale fine, negli ultimi cinque anni si è avviata, in Italia, la realizzazione di una “rete” di servizi dedicati ai malati inguaribili nella fase terminale della loro malattia rappresentati, principalmente, dall’Ospedalizzazione Domiciliare e dall’Hospice. Gli obiettivi perseguiti sono quelli di migliorare il più possibile la qualità della loro vita residua  attraverso il sollievo della sofferenza ed il recupero del diritto di affrontare con dignità la propria  morte e nel contempo di dare sostegno e conforto alle loro famiglie.

Con grande sensibilità e tempestività rispetto ad altre regioni del Centro-Sud, la regione Molise ha attivato sul suo territorio sin dal 2002, un servizio di Ospedalizzazione Domiciliare Oncologica e nel gennaio del 2005 un Hospice, l’Hospice Madre Teresa di Calcutta, con sede a Larino.  Il nostro quotidiano impegno in questo nuovo e delicato settore della Medicina ci ha permesso di toccare con mano il dolore e la solitudine dei malati e delle loro famiglie e di verificare quanto è importante “esserci”. Essi, infatti, esprimono gratitudine, soprattutto, per il senso di sicurezza e di protezione che questi servizi garantiscono. Ma nonostante tutto, sono ancora troppi i malati che vivono l’ultima fase della propria vita lontano dai percorsi assistenziali ad essi dedicati.

Il più delle volte, infatti,  essi finiscono in ospedale dove occupano inappropriatamente un posto letto per acuti e non ricevono, a differenza di quanto essi e i loro familiari credano, la cura migliore. Infatti, spesso, vengono trattati con modalità aggressive, più adatte ad un malato acuto ,o,  al contrario, abbandonati, senza un adeguato controllo del dolore e comunque lontani da un clima di buona accoglienza e di conforto psicologico per sè e per la famiglia. Al proprio domicilio, infine, luogo di cura preferito dal malato e privilegiato dal legislatore, il malato resta spesso affidato al solo medico curante.

E’ evidente che l’ospedale è chiamato ad altri compiti, e che da solo il medico curante non può occuparsi adeguatamente del malato terminale e della sua famiglia! Pregiudizi e disinformazione su questo tema coinvolgono trasversalmente l’intera società.

Come sempre, infatti,  l’ostacolo è soprattutto culturale e le iniziative di sensibilizzazione e di corretta informazione presso il pubblico rappresentano strumenti insostituibili per raggiungere l’obiettivo di diffondere la cultura e la pratica delle Cure Palliative e ognuno di noi, qualunque sia il nostro ruolo, non può più sottrarsi al compito di  dare un contributo in questo ambito.

Penso, tuttavia,  che il medico per il suo naturale ruolo di “curante”abbia più di ogni altro il dovere, ma anche il privilegio di accelerare questo processo di cambiamento dei comportamenti e delle scelte. Nello stesso tempo ove questo non accadesse, egli sarebbe l’ostacolo maggiore all’affermazione del diritto del malato di affrontare con dignità la propria morte”.

Noi che conosciamo dal di dentro questa dolorosa realtà  non possiamo accettare che passi un minuto in più senza fare qualcosa che acceleri il processo culturale di cambiamento! A questo scopo l’incontro sul tema “L’hospice Madre Teresa di Calcutta nel panorama sanitario della regione Molise: un percorso di integrazione difficile, ma obbligato”, che è stato programmato per il giorno 12 marzo 2009 alle ore 12.00 presso la Sala Conferenze dell’ospedale “S. Timoteo” di Termoli in collaborazione con la Direzione Sanitaria, sarà il primo di una serie di incontri che, in collaborazione con le istituzioni, desidero realizzare nei prossimi mesi sul territorio regionale.

TUTTO QUESTO MENTRE SI AVVIA PRESSO LA XII° COMMISSIONE LA DISCUSSIONE SUL TESTO UNIFICATO PER GARANTIRE L’ACCESSO ALLE CURE PALLIATIVE E ALLE TERAPIE DEL DOLORE (IL TESTO E’ STATO PRESENTATO IL 25 FEBBRAIO 2009) .

                                                                                                                                                  

                                                                                                                                        Dott. Carmine A. Travaglini

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