Come sempre, a dover provvedere al ripristino dell’ordine e la sicurezza del reparto, il solito ed unico Assistente Capo preposto al Reparto: in suo supporto il poliziotto addetto alla Sorveglianza Generale. E questo nonostante la buona presenza di sottufficiali presso la struttura di Larino, impiegati però negli uffici e non in prima linea. A Larino, oramai, da anni è consuetudine assegnare il carcere in mano all’assistente capo che di fatto diventa comandante supremo del carcere ed intanto gli ispettori (alcuni assegnati in ufficio) continuano a effettuare prestazioni straordinarie negli uffici. E non è questo il primo episodio che si verifica nella Sezione detentiva che alcuni ritengono di elite”.
Il Segretario Generale del Sappe Donato Capece commenta: “Restano inascoltate le nostre segnalazioni al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma sulle disfunzioni e sugli inconvenienti che si riflettono sulla sicurezza e sulla operatività della Casa Circondariale di Larino e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora”.