TERMOLI _ Lo prendono di mira all’interno della comitiva perchè il più debole del gruppo, lo sbeffeggiano e poi, per concludere il pomeriggio “punitivo” in bellezza, lo rinchiudono nell’ascensore del centro commerciale “Lo Scrigno” per quasi un’ora. Nonostante il trattamento inflitto al ragazzo, i “nonni” non sarebbero stati ancora contenti e soddisfatti e così, come “ciliegina sulla torta” gli hanno urinato addosso a turno.
Protagonisti del brutto caso di “bullismo” accaduto a Termoli, un gruppo di termolesi ma due di loro sono stati i veri “attori” dell’episodio che ha visto come “vittima” un diciottenne della città adriatica, messo ko dal “branco”. L’accaduto, però, non è stato coperto dal silenzio perchè il diciottenne, terminata la serata da incubo, una volta rientrato a casa “conciato per le feste” ha raccontato tutto ai genitori ha pensato bene di denunciare il brutto andazzo di cui era stato vittima alle forze dell’ordine. Immediata, a questo punto, la denuncia a carico dei dei due amici più grandi che lo avevano umiliato in tutti i modi possibili davanti all’intera comitiva.
La Procura di Larino, ricevuta l’informativa delle forze dell’ordine, a conclusione di una serie di indagini info-investigative, ha chiesto il rinvio a giudizio dei due “nonni” per una serie di reati tra cui il sequestro di persona ed ingiuria. Ora i due dovranno presentarsi davanti al Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Larino chiamato a decidere se rinviare o meno al processo i due termolesi. Un episodio di “nonnismo” vero e proprio che ha portato all’esasperazione il giovane. I due imputati si sono difesi dichiarando di aver rinchiuso l’amico nell’ascensore per puro scherzo ma la “bravata” non sembra sia stata apprezzata tanto che rischia di costare cara ai due “duri”.
Il Pm pensa ad una punizione esemplare anche al fine di scongiurare tali episodi tra i giovani a Termoli.
Mi auguro che il Pm non pensi MA STABILISCA una punizione esemplare anche al fine di scongiurare tali episodi tra i giovani a Termoli.
bullismo
spero vivamente che gli idioti subiscano lo stesso trattamento, oltre a sborsare i soldi
una volta c’erano luoghi che si chiamavano “case di correzione” ed è li che devono rinchiuderli.