myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623
CAMPOBASSO _ Grossa operazione antidroga a Campobasso denomita «Cono d’Ombra». Da questa notte oltre 60 carabinieri sono al lavoro per effettuare perquisizioni ed arresti. Fino a questo momento 20 sono le perquisizioni concluse con 7 arresti, di cui quattro in  carcere e tre con obbligo di dimora, per un vasto giro di droga legato allo spaccio di hashish e subutex – oppiaceo sintetico derivato dalla morfina. il Blitz è tutt’ora in corso. Tutti i dettagli dell’operazione «Cono d’Ombra» sono stati comunicati durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi, 17 dicembre 2012, alle ore 11.30 presso la caserma sede del Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso.

L’operazione conclusasi all’alba di oggi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso, è stata avviata a seguito di alcune informazioni confidenziali raccolte dal Comandante del Nucleo Investigativo di Campobasso, Cap. GISMONDI, sul conto di un commerciante del capoluogo praticamente sconosciuto alle cronache giudiziarie, attivamente impegnato nella vendita al dettaglio di quantitativi anche consistenti di hashish.

I Carabinieri, dopo aver individuato il potenziale spacciatore, lo hanno pedinato ed osservato continuamente, al fine di ricostruire il giro dei clienti e dei complici nell’attività illecita. E nel volgere di pochi mesi, infatti, gli uomini del Nucleo Investigativo hanno portato alla luce l’esistenza di un nutrito gruppo di persone, tutte residenti nella provincia di Campobasso, alcune delle quali già gravate da precedenti specifici, che avevano fatto della vendita di stupefacenti la loro occupazione principale.

L’indagine, infatti, per la maggior parte degli indagati, ha dimostrato l’organizzazione di più viaggi settimanali verso la provincia di Napoli per il rifornimento di cocaina, eroina ed hashish. La droga, poi, veniva venduta ai clienti di Campobasso giorno per giorno, con più cessioni giornaliere, non di rado anche più volte allo stesso cliente nella stessa giornata. Ed ogni volta agli accordi per la cessione si giungeva tramite contatti brevissimi, parole in codice o, semplicemente, con degli squilli che segnalavano l’imminenza dell’incontro. Nel corso delle investigazioni, però, ad alcuni degli incontri hanno assistito anche i Carabinieri in borghese che, nel giro di alcuni mesi, hanno recuperato e sequestrato oltre 200 grammi di hashish ed alcune compresse di subotex, ossia alcune compresse di medicinale che normalmente vengono assegnate a tossicodipendenti iscritti al Se.R.T., nel corso della terapia di riabilitazione dalla tossicodipendenza.

Le indagini condotte dai Carabinieri coordinati dal Capitano GISMONDI, infatti, hanno consentito di accertare l’abitudine, almeno di un indagato, a vendere sistematicamente parte del medicinale della propria terapia a clienti abituali, in cambio di piccole somme di denaro. L’operazione, nel corso della quale i Carabinieri hanno proceduto all’arresto in flagranza di 2 persone ed alla denuncia in stato di libertà di una terza persona per detenzione ai fini di spaccio e per spaccio, ancora una volta ha portato alla luce uno spaccato sociale abbastanza allarmante nel quale si è rilevato il coinvolgimento nell’attività illecita anche di soggetti normalissimi, commercianti o operai, attratti dall’aspettativa di facili e lauti guadagni grazie alla vendita della droga.

Dopo diversi mesi di indagini serrate fatte di pedinamenti e di osservazioni, sempre monitorando la vita quotidiana degli indagati, i militari del Nucleo Investigativo hanno raccolto tantissimi elementi probatori anche a carico dei fornitori principali,  sulla base dei quali la Procura della Repubblica di Campobasso ha richiesto al GIP del locale Tribunale tutta una serie di misure cautelari coercitive e non. Il Giudice per le indagini preliminari di Campobasso, concordando con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri, ha disposto ben 7 misure cautelari, quattro in carcere e 3 obblighi di dimora con divieto di uscire nelle ore notturne, che gli uomini del Comando Provinciale di Campobasso hanno eseguito, come si diceva, proprio all’alba di oggi.

Sul campo sono stati disposti quasi 60 militari e circa 30 automezzi, nonché 2 unità cinofile antidroga del Nucleo Cinofili di Chieti, che hanno eseguito contestualmente 14 perquisizioni locali nei confronti anche degli altri indagati a piede libero, una delle quali è stata eseguita nella cittadina di Favara (AG), località in cui uno degli indagati si era trasferito negli ultimi mesi; nel corso di queste perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 50 grammi di hashish.Un ulteriore particolare dell’indagine, infine, è riconducibile alla denuncia in stato di libertà di altre 4 persone, clienti abituali degli spacciatori arrestati, i quali nel corso degli accertamenti svolti dai militari pur di favorire gli indagati ad eludere le investigazioni,  hanno negato di aver acquistato droga da loro nonostante l’evidenza delle risultanze d’indagine.

Quella conclusasi oggi, che è la terza operazione dell’anno eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Campobasso dopo quella in materia di furti denominata “SONNO PROFONDO” in Aprile, e quella in materia di droga  denominata “GRIDO D’AIUTO” in Giugno, è un’operazione che, aggiungendosi all’altra bella operazione antidroga portata a termine dal Nucleo Investigativo nel Dicembre del 2010, “L’ERBA DI GRACE”, ha inferto al mercato della droga un altro duro colpo ed ha dimostrato ancora una volta che il livello di guardia della società e delle Istituzioni rispetto al pericolo droga, deve essere necessariamente mantenuto sempre molto alto.

Articolo precedenteDue pensionati investiti da automobilista in via Cina. Una donna è grave
Articolo successivoRaffica di controlli, multe e sequestri della Finanza in Basso Molise