TERMOLI _ Nei giorni 14 e 15 dicembre, oltre 50 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Campobasso, hanno dato corso ad un articolato “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio” che ha interessato diverse aree urbane della Provincia, dal Capoluogo, all’area frentana fino al basso Molise. Nel corso delle ispezioni, pattuglie di finanzieri “in divisa” hanno dato attuazione ad una serie di attività operative volte al contrasto ed alla prevenzione degli illeciti fenomeni dell’abusivismo commerciale e della minuta vendita di merci contraffatte.

Altre pattuglie in questo caso composte da militari in “abiti civili” – sono state contestualmente impegnate nel controllo sulla regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte di una molteplicità di esercenti, appartenenti alle diverse categorie che caratterizzano il variegato panorama economico dell’area interessata. Tali tipologie di operazioni si inquadrano in consolidate metodologie d’azione, sistematicamente attuate nella specifica prospettiva di utilizzare i dati “caldi” acquisiti sul campo per integrare ed attualizzare le attività di monitoraggio ed analisi del tessuto “economico-finanziario”. La “mappatura del territorio” e le correlate “analisi di rischio” sono infatti oramai divenute usuali strumenti di cui si avvalgono i reparti del Corpo al fine di meglio “mirare” ben più approfondite attività ispettive o di indagine (anche di polizia giudiziaria) verso i soggetti nei cui confronti emergono significativi indizi di comportamenti illeciti e di “infedeltà fiscale”.

Si evidenzia che il “Piano Coordinato” appena concluso ha avuto quali obiettivi non solo quello di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma, ma anche lo scopo di evitare che gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare indebitamente “svantaggiati” rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie. Accanto alle più tipiche attività di polizia economica e finanziaria, i Finanzieri hanno anche monitorato i comparti relativi all’abusivismo commerciale in tutte le sue forme, dalla “pirateria” fino alla tracciabilità dei beni posti in vendita –specie nel settore elettrico ed elettronico-, in un’ottica finalizzata ad impedire la commercializzazione di prodotti potenzialmente pericolosi.

Sono state 140 le attività complessivamente controllate dai militari, con una incidenza di infrazioni nel comparto relativo al regolare rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale, pari a circa il 20%. Ed ancora, oltre 1000 articoli di cancelleria sono stati sequestrati dai Finanzieri in quanto privi delle indicazioni in lingua italiana, a beneficio del consumatore finale (con particolare riferimento ai “rischi”), così come previsto dall’art. 107 del D.Lgs. nr. 206/2005. Le attività sono state coordinate dal Comando Provinciale Guardia di Finanza di Campobasso.

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