CAMPOBASSO _ Un’impresa sconosciuta al Fisco che operava nel settore delle costruzioni e dei lavori stradali è stata individuata e segnalata alle competenti Autorità Amministrative e Giudiziarie, dai Finanzieri del Comando Provinciale di Campobasso. Si tratta di una Srl con sede nel Capoluogo regionale, che negli ultimi anni ha occultato all’Erario ricavi per ben 3 milioni di Euro. I responsabili dell’attività, risponderanno di sanzioni penali previste e punite a vario titolo dal D.Lgs. 74/2000, per aver occultato scritture contabili obbligatorie, e per aver omesso la presentazione del modello unico (IVA e II.DD.) per l’anno 2011 e il versamento dell’IVA dovuta per l’anno 2009. Proprio in materia di IVA, le Fiamme Gialle hanno individuato e segnalato, per il recupero tassazione, ingenti importi che sfiorano i 600mila Euro.

L’impresa risulta aver operato in varie regioni del territorio nazionale, ed aveva altresì istituito apposite unità locali anche in Lazio e Campania. Cantieri “fantasma” sui quali proseguiranno approfondimenti operativi, al fine di focalizzare anche ulteriori probabili  infrazioni in materia di lavoro nero ed irregolare. Gli accertamenti dei Finanzieri della Compagnia di Campobasso sono iniziati nei primi mesi del corrente anno e sono stati supportati da acquisizioni documentali di varia natura.

Contestualmente, i Militari, avvalendosi dei penetranti poteri d’indagine derivanti dalle numerose banche dati disponibili per il Corpo,  hanno esperito serrate indagini di polizia giudiziaria, attraverso perquisizioni domiciliari, accertamenti bancari ed escussioni di testi anche in altre aree del territorio nazionale. Fondamentale, a tal proposito, la sinergia operativa tra vari Reparti della Guardia di Finanza, che ha assicurato speditezza ed efficacia a numerosi controlli incrociati, utili alla ricostruzione del mosaico investigativo.

Uno dei soggetti coinvolti – peraltro pregiudicato con precedenti specifici-, è conosciuto sul territorio per aver a lungo operato nel settore della rivendita autovetture, all’uopo collaborando con note aziende molisane impegnate nello specifico comparto.

Le risultanze amministrativo-contabili complessivamente acquisite, il superamento di specifici parametri legati all’evasione, la personalità dei soggetti coinvolti e la connessa pericolosità fiscale, hanno anche motivato, oltre alla proposta di misure amministrative all’ Agenzia delle Entrate, anche una specifica e dettagliata richiesta alla competente Autorità Giudiziaria (ex art. 321 C.P.P.) finalizzata a garantire il credito erariale a mezzo di preliminari sequestri preventivi di beni mobili ed immobili nella disponibilità dei responsabili.

Le attività esperite nel Capoluogo molisano, confermano, una volta di più, come tra le missioni istituzionali affidate al Corpo di fondamentale importanza risulti quella di individuare, scoprire e reprimere, specifiche condotte illecite che da un lato minano l’economia sana e il principio della leale concorrenza nei diversi comparti imprenditoriali e produttivi e dall’altro sottraggono risorse ai pubblici bilanci, a danno dell’intera collettività.

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