BOJANO _ Un noto imprenditore molisano arrestato in esecuzione di ordinanza restrittiva della libertà personale, ed altre quattro persone denunciate per concorso nel reato di bancarotta fraudolenta di cui all’articolo 216 del R.D. 267/42. Questo il bilancio di una delle attività investigative che ha impegnato a fondo i Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso nell’ultimo periodo. L’imprenditore, un 46enne di Bojano, reggeva le fila di un complesso meccanismo truffaldino, muovendosi abilmente nella costituzione e nella chiusura “ad arte” di imprese operanti nel settore dei trasporti. L’imprenditore, con l’ausilio e collaborazione degli altri 4 insospettabili indagati, tutti incensurati, pianificava il fallimento di alcune aziende a lui riconducibili, dopo averne prosciugato i conti e sottratto ogni bene a danno dei creditori.

A seguire, beni ed attività confluivano verso terze società “amiche” o appositamente costituite, destinate anch’esse a futuri fallimenti nel breve-medio termine. La catena delittuosa è stata interrotta dalle Fiamme Gialle di Campobasso, che hanno anche individuato cospicue indebite distrazioni di capitali a favore dell’imprenditore arrestato.

L’uomo, che a differenza dei suoi complici, risulta già gravato da precedenti specifici in materia di truffa e falso, nell’ambito del particolare meccanismo illecito, aveva anche ideato un sistema di “prosciugamento” basato sulla cessione di floridi rami d’azienda a beneficio di società precostituite anch’esse destinate a successivo tracollo finanziario a danno dei creditori, impotenti spettatori della vicenda. Macchinari, automezzi pesanti, crediti e flussi di capitali dirottati illecitamente e di cui si sono perse le tracce, ammontano complessivamente ad oltre 5 milioni di Euro. Le attività investigative sono coordinate e dirette dalla locale Autorità Giudiziaria e proseguono anche al fine di garantire l’individuazione e, per quanto possibile, il recupero dei beni sottratti.

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