TERMOLI _ Il Presidente della Provincia di Campobasso Nicola D’Ascanio torna a segnalare con forza alla pubblica opinione che, come se nulla fosse accaduto a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno, al Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno di Termoli il ristrettissimo gruppo di amministratori che attualmente lo gestisce continua imperterrito ad ignorare i ripetuti pronunciamenti degli organi giurisdizionali amministrativi che più volte sono dovuti intervenire per sospendere ed annullare le loro decisioni.

 Aggirando il significato e le motivazioni di tali provvedimenti, l’organismo esecutivo del Consorzio prosegue nell’adozione di atti e ad esercitare le attività amministrative senza averne titolo alcuno, con il risultato di paralizzarne le funzioni e provocando ingenti danni alle imprese.

Il fatto più recente ed eclatante da portare alla ribalta, purtroppo passato quasi sotto silenzio, fa riferimento all’elezione del nuovo Presidente facente funzioni del COSIB nella persona di Bartolomeo Antonacci, sindaco di Guglionesi, con soli tre (3) voti: quello dello stesso Antonacci, quello del sindaco di Campomarino, Cammilleri, e quello del sindaco di San Martino in Pensilis, Vittorino Facciola, che nell’occasione ha assunto anche le funzioni di direttore generale in assenza del titolare. Tutto ciò “in articulo mortis”, dal momento che erano in scadenza i sessanta giorni – ad oggi abbondantemente scaduti – entro i quali la Regione Molise avrebbe dovuto emanare la legge di riforma dei consorzi industriali, così come era scritto nella legge finanziaria regionale. Uno dei tanti impegni passati nel dimenticatoio, in barba al ruolo ed alle funzioni che tali organismi dovrebbero e potrebbero assolvere per far ripartire l’asfittica economia molisana, stremata dalla crisi generale e dagli esiti della decennale cura propinataci dal governo Iorio.

Fatti gravi e sintomatici di una situazione ormai fuori controllo democratico che sono stati, nostro malgrado, debitamente segnalati all’Autorità Giudiziaria. Da ultimo ma non per importanza va rimarcata quanto contenuto nella delibera n. 208 del 29 marzo 2011 della Giunta regionale del Molise che, in spregio ai provvedimenti giurisdizionali ed anche all’intelligenza dei cittadini afferma, in pratica, che al COSIB è tutto a posto, respingendo la richiesta di commissariamento del COSIB avanzata dalla Provincia di Campobasso previo scioglimento dei suoi organi amministrativi e la revoca della Determina dirigenziale del 9 ottobre 2009 con la quale si autorizzava lo stesso Consorzio allo smaltimento dei rifiuti di provenienza extraregionale nel depuratore consortile.

Va ricordato che proprio in relazione alle gravi irregolarità emerse in merito al trattamento dei reflui pericolosi e alla denuncia dello stravolgimento dei fini istituzionali del COSIB erano partite le indagini penali sfociate nei clamorosi arresti dei suoi vertici. I fatti sin qui descritti, testimoniano, secondo il Presidente D’Ascanio, che “lo stato di salute delle nostre amministrazioni più importanti è alquanto deprimente e ormai ha superato il limite di guardia. L’arroganza dei pochi deve trovare un argine e l’interesse generale della tutela della salute pubblica e dell’ambiente deve costituire, insieme al corretto uso delle risorse pubbliche, la cartina di tornasole per tutti quanti hanno responsabilità pubbliche a qualsiasi livello. La vicenda COSIB ha fatto risuonare un campanello d’allarme. Ignorarlo sarebbe colpevole e pericoloso. Rivolgo, pertanto, un appello al Consiglio regionale affinché eserciti tutte le sue prerogative e la sua influenza per riportare nell’alveo della piena legittimità amministrativa e democratica uno dei maggiori e più importanti strumenti per la creazione di sviluppo e ricchezza per la nostra regione, quale può essere, appunto, il COSIB”.

Articolo precedenteNoto imprenditore di Bojano finisce in carcere per bancarotta fraudolenta. Indagate altre 4 persone
Articolo successivoLa Tintilia Doc del Molise al Vinitaly 2011

2 Commenti